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F1, Maranello sempre più tricolore grazie a Giovinazzi: ecco chi è il nuovo pilota Ferrari

Dagli esordi fino al sogno realizzato di entrare a far parte della Rossa: la favola di Antonio Giovinazzi dagli inizi con i kart, passando per l’incontro con Ricard Gelael, la Formula 3 e il titolo sfumato in GP2.
A cura di Matteo Vana
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Antonio Giovinazzi - Foto profilo ufficiale Facebook
Antonio Giovinazzi – Foto profilo ufficiale Facebook

Un italiano a Maranello, non succedeva dal 2009: gli ultimi erano stati Giancarlo Fisichella e Luca Badoer. Adesso è la volta di Antonio Giovinazzi, vice campione della Gp2 all'esordio. Un giovane alla corte di Sergio Marchionne e Maurizio Arrivabene, un segnale per zittire tutti coloro che accusavano la Ferrari di essere poco attenta ai ragazzi, soprattutto se italiani, ma non solo: il 23enne di Martina Franca ha dalla sua la stoffa del campione, pochi sono riusciti a vincere quanto lui all'esordio, seppur in una categoria diversa dalla Formula 1. Avrà modo di imparare attraverso il simulatore Ferrari e rubando con gli occhi il mestiere a due mostri sacri come Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen. L'obiettivo è chiaro, Giovinazzi vuole essere in pista nel 2018.

I Kart, il primo amore

Una passione, quella per i motori, nata fin da piccolo: a 3 anni Giovinazzi aveva già in mano il volante dei kart. La pista preferita è quella del suo paese, Martina Franca, ma presto comincia a girare l'Italia. Nel suo cassetto sempre lo stesso sogno: guidare la Ferrari. Lo immagina quel Cavallino mentre stringe il volante, quasi sente il rombo del motore della Rossa che lo spinge verso i suoi primi successi. Dal 2006 al 2012 è impegnato con i kart, arrivano le prime gioie: vince prima il Trofeo Nazionale italiano 60cc, poi quello europeo 60cc.

L'incontro con Gelael e i primi punti

Nel 2012 arriva il grande salto. La sua partecipazione alla Formula China è di quella da ricordare: arrivano, infatti, sei vittorie, il titolo di campione è suo. L'esperienza però non gli basta e sempre nel 2012 è impegnato Target Racing nell'ultimo evento del campionato 2012 della Formula Abarth a Monza; un primo e un secondo posto confermano che il talento c'è e comincia a vedersi. L'anno della svolta, però, è il 2013: Giovinazzi prende parte alla Formula 3 europea, a Brands Hatch arrivano i primi punti. A indirizzare la sua carriera, insieme ai risultati in pista, è l'incontro con Ricardo Gelael, uomo d’affari indonesiano proprietario della catena di fast food asiatici Kentucky Fried Chicken, che sarà decisivo per la sua carriera. L'uomo lo prende sotto la sua ala protettrice, Giovinazzi fa da tutor al figlio Sean e lui, per ricambiare il favore, lo appoggia nelle sue sfide future.

Silverstone, che emozione!

Nel 2014 arriva l'ingaggio con la Carlin, il palcoscenico è quello della Formula 3 britannica e il suo compagno di squadra è proprio Sean Gelael, figlio di Ricardo. Senza talento, però, non si va lontano e Giovinazzi dimostra di averne da vendere: la prima vittoria arriva a Silverstone, una delle piste più complicate da interpretare per i piloti. Le prestazioni del giovane italiano non passano inosservate, a bussare alla sua porta arriva l'Audi che gli offre un sedile nel campionato DTM del 2015 per il Gran Premio di Russia. Sfida accettata, ma stavolta niente punti mondiali. Una parziale delusione che però non fiacca il morale dell'italiano, pronto a realizzare il proprio sogno. I tempi sono maturi, l'occasione che aspettava da una vita sta per arrivare.

Il duello con Gasly e l'approdo a Maranello

Il resto è storia recente. La GP2 Series del 2016 con il team Prema, le cinque vittorie con le rimonte di Baku e Monza ad appassionare anche chi, solitamente, non segue le serie minori. La sfida con il compagno di squadra Pierre Gasly è di quelle da ricordare, come in ogni duello che si rispetti l'ultima è quella decisiva. Ad Abu Dhabi il destino si mette di traverso, il titolo va al francesino. La delusione però dura poco: tra gli spettatori interessati al duello c'erano anche i vertici Ferrari che prima gli propongono un test al simulatore di Maranello, poi lo mettono sotto contratto come terzo pilota della scuderia. Adesso inizia un nuovo capitolo, quella di Giovinazzi è una storia ancora tutta da scrivere.

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