F1, Marchionne: “Chi non porta risultati va via, vale anche per me”
La Ferrari ha mostrato segnali di ripresa, nel Gran Premio del Belgio le Rosse sono pronte a recitare, finalmente, un ruolo da protagoniste. Sergio Marchionne ha seguito dall'Italia la sessione di qualifiche che ha visto il Cavallino piazzarsi in terza posizione con Kimi Raikkonen e in quarta con Sebastian Vettel: "Ci sono state delle sbavature, ma la seconda fila non è male considerando gli errori commessi" ha dichiarato a margine di un evento alla Luiss.
Un vento nuovo a Maranello
Il presidente della Ferrari è soddisfatto, la nuova strada intrapresa sembra portare un vento nuovo a Maranello, i risultati sono lì a testimoniarlo. Una macchina subito reattiva, pronta a battagliare per le posizioni che le competono: il distacco dalle rivali Mercedes e Red Bull è minimo, un passo in avanti importante visti i risultati ottenuti prima della sosta. L'assetto è cambiato, ora la Rossa sembra un'altra: un'iniezione di fiducia per il finale di un campionato che appare già scritto.
"E' l'impatto dei cambiamenti che abbiamo fatto nella scuderia – ha dichiarato . Il grande rischio era quello di rimanere insabbiati in una strategia che poteva compromettere la macchina del prossimo anno".
Adesso, però, oltre alle buone prestazioni, servono i risultati, già a partire dal Gp del Belgio. La vittoria, in quel di Maranello, manca da troppo tempo, è arrivato il momento di salire sul gradino più alto del podio come conferma lo stesso Marchionne senza troppi giri di parole; chi non porta risultati va via.
"Vale per me, vale per tutti. Abbiamo l'obbligo di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati, ma c'è grande fiducia nel lavoro che sta portando avanti Maurizio Arrivabene. C'è l'impegno di voler accorciare le distanze" ha concluso.