581 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

F1, Massa: “Schumacher, per me, è stato più di un compagno di squadra”

Il brasiliano, ormai prossimo al ritiro, ricorda il sette volte campione del mondo: “Lui è stato il mio maestro, l’ho sempre considerato un idolo”. Poi su Raikkonen: “A volte anche il semplice saluto era troppo per lui, ma in altre situazioni è davvero divertente” ha raccontato.
A cura di Matteo Vana
581 CONDIVISIONI
Felipe Massa insieme a Michael Schumacher - Getty Images
Felipe Massa insieme a Michael Schumacher – Getty Images

Quella di Abu Dhabi non sarà solo la gara che assegnerà il titolo mondiale, ma anche l'ultima apparizione di Felipe Massa. Il brasiliano, infatti, dopo il giro d'onore sul tracciato di Interlagos, appenderà definitivamente il casco al chiodo chiudendo così la sua carriera in Formula 1. Tanti i ricordi che si sovrapporranno nella mente del pilota verdeoro: dal mondiale perso per un punto con la Ferrari all'incidente in Ungheria, quando una molla staccatasi da una vettura lo colpì in pieno. Poi il lento ritorno in pista, l'addio al Cavallino, l'approdo in Williams, l'ultima scuderia della sua carriera.

Schumacher al tempo della Ferrari

A pochi giorni dalla fine della sua avventura Massa ha ripercorso le tappe salienti della sua carriera, soffermandosi sul rapporto avuto con i suoi compagni di squadra, in particolare quello con Michael Schumacher.

Michael è stato un compagno molto divertente. La maggior parte delle cose – ha raccontato al sito ufficiale della Formula 1 – sono accadute in occasione degli eventi invernali della Ferrari a Madonna di Campiglio, quando eravamo nel periodo di "divertimento professionale". Facevamo le ciambelle con le auto in mezzo alla neve, scendevamo i pendii con una bottiglia di vodka sotto la giacca a vento, giusto per tenerci caldi.

Lui è stato il mio maestro, ho sempre guardato a lui come un idolo mentre Michael mi ha visto probabilmente come il ragazzo da aiutare. Il nostro è stato un rapporto diverso da quello avuto con tutti gli altri compagni di squadra. Forse è anche per questo che ha deciso di annunciare il mo ritiro a Monza. perché c'è una storia legata a questo: all'epoca Raikkonen aveva già firmato con la Ferrari e l'unico modo per me di rimanere era che Michael si ritirasse. Anche per questo, dieci anni dopo il suo, ho voluto annunciare anche io il mio ritiro lì.

Il rapporto con Kimi Raikkonen

Dopo Schumacher fu proprio il finlandese, infatti, ad approdare a Maranello diventando il compagno di squadra del brasiliano per due anni e mezzo. Due caratteri totalmente diversi, in netta contrapposizione, ma Felipe Massa ricorda quel periodo con un sorriso.

Lavorare con Kimi a volte era faticoso – ha concluso – perché lui era veramente poco interessato a comunicare. A volte anche il semplice ciao o un buongiorno era troppo per lui. Ma in situazioni diverse diventava veramente un'altra persona: non riesce a smettere di parlare ed è davvero divertente.

Io e lui siamo molto diversi, ma è una persona leale e questo è stato il collante che ci ha permesso di lavorare insieme per svariati anni. Anche Valtteri Bottas è così anche se lui parla un po' di più. Hanno la stessa mentalità, fatta di lealtà e rispetto.

581 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views