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F1, Raikkonen: “Shanghai, circuito non facile ma divertente”

L’iridato della Ferrari sulle insidie del prossimo Gp: “Tracciato particolarmente impegnativo. Se fai bene le prime curve si può guadagnare parecchio”. Adami, l’ingegnere di pista di Vettel: “Freni non particolarmente sollecitati, ma occorre trovare il giusto compromesso”.
A cura di Valeria Aiello
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Kimi Raikkonen / Getty
Kimi Raikkonen / Getty

Next stop, Shanghai, sede dal 2004 del Gp di Cina di Formula 1 e terza prova del mondiale 2016 dopo Melbourne e Bahrain. Nel 2007 fu una gara determinante per la corsa al titolo iridato di Kimi Raikkonen e della Ferrari, ricorda il finlandese reduce dal primo podio stagionale, a Sakir secondo dietro alla Mercedes di Nico Rosberg, dopo la sfortunata gara inaugurale a Melbourne.

In gara le condizioni non erano delle migliori, all’inizio l’asfalto era bagnato, ma poi si è asciugato pian piano – ricorda Raikkonen sul sito Ferrari – C’era la possibilità di passare dalle intermedie alle gomme da asciutto e da lì continuare con quelle. Senza dubbio non è stata una delle gare più facili per nessuno, ma ne siamo venuti fuori bene”.

A nove anni da quella che oggi è una delle ultime vittorie del finlandese al volante della Rossa (la quart’ultima per precisione, prima di Brasile 2007, Australia e Spagna 2008, e Belgio 2009), Kimi ha parlato delle insidie del circuito di Shanghai che, come la maggior parte dei tracciati nati dalla matita di Hermann Tilke, richiede un giusto compromesso sul set up della vettura.

Quello di Shanghai è un circuito particolarmente impegnativo – aggiunge Kimi – All’inizio in alcune curve, se le fai bene, riesci a guadagnare tempo.

Non è un tracciato facile, ma è divertente – prosegue – A Shanghai ho sempre soggiornato al centro della città, senza mai visitarla. A parte il circuito e l’hotel non ho visto molto, se non che al mattino a volte il traffico è un problema…”

Tra le particolarità di Shanghai, anche la variabilità delle condizioni meteo.

Negli ultimi anni abbiamo affrontato diverse volte pioggia e freddo ed il freddo può produrre sottosterzo – spiega Riccardo Adami, ingegnere di pista di Sebastin Vettel – I freni non sono particolarmente sollecitati, ma occorre trovare il giusto compromesso.

Scelta gomme? Abbiamo già usato la supersoft nelle prime due gare, però qui l’anno scorso avevamo medium e soft e quindi venerdì sarà importante capirne il degrado e la prestazione relativa alle altre mescole per gestire al meglio la strategia – ha concluso.

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