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F1, Ricciardo: “So che la Ferrari è interessata a me”

Il pilota della Red Bull ammette: “So di essere sulla loro lista, ma accetterei solo se sapessi di poter lottare per il titolo. Vettel? E’ onesto e veloce, ci siamo trovati bene insieme” dichiara.
A cura di Matteo Vana
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Daniel Ricciardo / RedBull Racing
Daniel Ricciardo / RedBull Racing

La stagione della Formula 1 entra nel vivo e con essa il mercato piloti. Tra le squadre che potrebbero decidere di cambiare guida c'è anche la Ferrari: il contratto di Kimi Raikkonen scadrà alla fine del Mondiale e la scuderia italiana non ha ancora preso una decisione al riguardo. Le quotazioni del finlandese, come confermato anche dalle parole del team principal Maurizio Arrivabene, sono in netto rialzo, potrebbe essere ancora lui il prescelto per affiancare Sebastian Vettel anche l'anno prossimo, ma se così non fosse si stanno già studiando soluzioni alternative.

"So di essere sulla lista Ferrari"

Tra i piloti che potrebbero sostituire Raikkone c'è Daniel Ricciardo. Il pilota australiano della Red Bull è concentrato sulla stagione in corso ma, nonostante il contratto appena rinnovato, ammette di sapere di essere sulla lista della Rossa di Maranello.

"È come l'anno scorso, so che se dovessero cambiare sarei sulla loro lista, ma non so se sarei l'unico, e non so che posizione occuperei – ha detto Ricciardo ad Autosport -. Nessuno mi ha chiamato per dirmi che Kimi non rinnoverà e se voglio andare lì. So che sono interessati ma non c'è niente di più".

"Vettel? Ci siamo trovati bene insieme"

Un'ammissione importante quella del driver di Perth che però, almeno per il momento, non vuole pensarci. In Ferrari, tra l'altro, ritroverebbe proprio Sebastian Vettel, suo compagno di squadra nel 2014.

"È una cosa che accetterei, ma sarei d'accordo a cambiare scuderia e stare di nuovo con lui solo se sapessi di avere una macchina che può lottare per il titolo – aggiunge -. Seb è stato un buon compagno di squadra, ci siamo trovati bene. È veloce e onesto: quando lo battevo non cercava scuse e si complimentava sempre con me. Se dovessimo correre ancora insieme, tra di noi ci sarebbe una sana rivalità".

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