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Streiff ritira le accuse alla FIA sul caso Bianchi

Denunciato da Todt e Saillant, l’ex pilota di F1 chiede scusa, spiegando di essersi lasciato prendere la mano davanti alle telecamere.
A cura di Valeria Aiello
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Nei giorni scorsi la FIA aveva annunciato un’azione legale nei confronti di Philippe Streiff, l’ex pilota di Formula 1 costretto alla carrozzina dal 1989 in seguito a un incidente in alcuni test in Brasile, per alcuni commenti rilasciati alla radio francese in cui criticava duramente l’operato della commissione FIA che era stata chiamata a investigare sull’incidente di Jules Bianchi a Suzuka con il solo scopo, secondo Streiff, di scagionare la FIA da quanto accaduto. Le accuse di Streiff avevano fatto infuriare la Federazione, e in particolar modo il Presidente della FIA Jean Todt e il capo della Commissione medica Gerard Saillant, entrambi vicini al pilota francese della Marussia che resta ricoverato presso l’unità di riabilitazione del Centro ospedaliero universitario (CHU) di Nizza con gravi lesioni alla testa.

Streiff chiede scusa

Allarmato dalla promessa di un’azione legale, Streiff si è scusato, spiegando di “essersi lasciato prendere la mano davanti alle telecamere” ritirando così le accuse. “L’intervista è durata molto, troppo tempo e mi rendo conto di aver fatto commenti offensivi e diffamatori nei confronti di Jean Todt, Gerard Saillant e della FIA. Mi spiace sinceramente” spiega l’ex pilota. “Per questo ritiro le accuse fatte che erano infondate e chiedo ai media di rimuoverle se possibile. Infine, chiedo a Jean Todt e Gerard Saillant, che conoscono bene i miei problemi di salute, di scusarmi. Mi spiace di aver detto cose che non sono in linea con la considerazione che meritano entrambi” .

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