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F1, Toto Wolff snobba la Ferrari: “In Ungheria temo la Red Bull”

Il direttore esecutivo delle Frecce d’Argento individua nella scuderia di Milton Keynes l’avversario più pericoloso: “La loro è una vettura che si esprime al meglio sui tracciati con alta resistenza aerodinamica, all’Hungaroring è una minaccia” dichiara.
A cura di Matteo Vana
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Toto Wolff
Toto Wolff

Quella fatta registrare sul circuito d'Ungheria nel 2015 da Sebastian Vettel è la penultima vittoria in Formula 1 targata Ferrari: dopo la brillante prestazione del tedesco all'Hungaroring, infatti, cominciò il dominio Mercedes, interrotto solamente da una vittoria a Singapore, firmata sempre Vettel, nello stesso anno e poi quella del baby Verstappen, al Gp di Spagna 2016.

Red Bull favorita

Una pista, quella magiara, da sempre favorevole ai colori della Rossa di Maranello, capace di esaltare le caratteristiche della vettura del Cavallino. La Ferrari si gioca il tutto per tutto, un altro passo falso vorrebbe dire addio definitivo alle speranza mondiali. In casa Mercedes, però, c'è chi non vede la SF16-H come la vettura da battere: il direttore esecutivo delle Frecce d'Argento, Toto Wolff, indica la Red Bull come favorita.

"L’Hungaroring non è mai stato un tracciato gentile nei nostri confronti. Nelle ultime edizioni questa pista ha esaltato i punti di forza dei nostri avversari. La Red Bull è una monoposto che si esprime al meglio sui tracciati con alta resistenza aerodinamica, e su una pista a bassa velocità media come l’Hungaroring è una minaccia. Dovremo essere perfetti per uscire vincenti da questo weekend" ha dichiarato in un'intervista al sito ufficiale della Formula 1.

A secco dal 2013

Una pista, quella ungherese, sulla quale la Mercedes non ha mai brillato. La casa tedesca, infatti, non vince dal 2013 quando fu Lewis Hamilton a salire sul gradino più alto del podio. Toto Wolff ci tiene a ricordarlo, un po' per mettere le mani avanti in caso di brutta figura, un po' per scaramanzia.

"Questa è l’unica gara sulla quale non abbiamo vinto nel ciclo tecnico dell'Ibrido, ed è sempre una pista molto difficile da decifrare. Nelle trenta gare disputate su questo tracciato, solo tredici volte il successo è andato al poleman, nonostante sia una pista in cui è molto difficile superare" conclude.

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