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F1, Whiting: “In Messico applicato il regolamento, la manovra di Vettel era pericolosa”

Il Direttore di gara è intervenuto in conferenza stampa per chiarire le decisioni prese nell’ultimo Gran Premio: “Hamilton non è stato penalizzato perché non ha tratto vantaggio, Verstappen sì. Gli insulti di Vettel? Le sue scuse sono state sufficienti, sono pronto a dimenticare tutto” ha chiarito.
A cura di Matteo Vana
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Il Direttore di gara Charlie Whiting - Getty Images
Il Direttore di gara Charlie Whiting – Getty Images

La Formula 1 si sposta in Brasile, ma nel paddock è ancora forte l'eco di quanto accaduto nel Gp del Messico. I tagli in curva di Hamilton e Verstappen, insieme al duello andato in scena nei giri finali tra le due Red Bull e la Ferrari di Sebastian Vettel, hanno lasciato il segno. Il polverone causato dagli insulti del tedesco, poi, e la decisione della Fia di aprire un‘inchiesta che ha portato all'archiviazione del caso, ha acceso ancor di più gli animi; le decisioni prese dal Direttore di gara Charlie Whiting a fine Gran Premio non hanno convinto del tutto tanto che il dirigente britannico si è presentato in conferenza stampa proprio per chiarire alcuni aspetti regolamentari.

I tagli di Hamilton e Verstappen

Prima di tutto, Whiting ci ha tenuto a precisare il metro usato nel giudizio che ha portato alle penalizzazione di Max Verstappen. Il pilota si era lamentato perché anche Lewis Hamilton, nelle prime fasi della gara, aveva effettuato la stessa manovra senza ricevere nessuna penalità: "Penso che la differenza principale è che nel caso di Hamilton non c'era vantaggio, nel caso di Verstappen sì. Se Max avesse fatto la stessa cosa avrebbe perso la posizione ed è per questo che è stata decretata la penalità. Dai dati abbiamo visto che Hamilton aveva già ridotto il margine, poi la safety car è arrivata e non c'è stato bisogno. Se non fosse arrivata saremmo intervenuti" ha dichiarato. Una valutazione che non ha convinto del tutto il giovane olandese, ma che è stata accettata dai piloti. "Ogni incidente è diverso. Quando si esaminano ne dettagli ci dobbiamo ricordare che gli steward hanno dati e immagini che nessuno vede. Se andiamo ad analizzare la procedura si esaminano i dettagli. A volte c'è bisogno di una spiegazione supplementare. In alcune piste, come Monza o Montreal, abbiamo sviluppato dei sistemi per seguire il tracciato. Possiamo correggere e trovare una soluzione per obbligare i piloti a ritornare sul tracciato, ma più lenti" ha concluso.

Vettel, manovra pericolosa

Una volta spiegato il motivo per cui l'olandese è stato penalizzato mentre l'inglese no, Charlie Whiting è passato alla questione che più di tutte aveva fatto discutere: la mancate cessione della posizione da parte di Verstappen a Vettel e lo scontro tra il ferrarista e Daniel Ricciardo.

Bisogna fare un passo indietro. In Ungheria c'è stato un incidente tra Raikkonen e Max Verstappen. Non si dovrebbe cambiare direzione in frenata, poi è arrivato il Giappone con il caso Hamilton-Max e gli steward si sono trovati d'accordo. A Austin abbiamo cercato di chiarire il regolamento. Il Messico è stata la prima gara in cui abbiamo applicato il regolamento: se il pilota fa un cambio di direzione in frenata – ha spiegato – gli steward possono definire questa come manovra pericolosa e Seb aveva fatto un cambio di direzione. Era una manovra potenzialmente pericolosa e avrebbe potuto creare un incidente. Daniel ha dovuto prendere una linea evasiva e avremmo potuto avere uno scenario diverso.

Scuse accettate

Il ferrarista, dunque, è stato ritenuto colpevole dagli steward per il comportamento tenuto in pista mentre è stato assolto per il linguaggio usato. Come spiegato anche dal pilota della Rossa in quel momento ha prevalso l'adrenalina per il duello in pista e la frustrazione per una posizione che, secondo il tedesco, non era quella che gli spettava. Spiegazione che è bastata anche a Charlie Whiting: "Non è la prima volta che sentiamo parolacce, il fatto che fosse rivolto a me era solo una situazione infelice. La frustrazione di Seb e il fatto che sia venuto a portarmi le mie scuse è stato sufficiente. Ci sono cose che succedono in seguito all'adrenalina e sono pronto a dimenticare tutto" ha concluso.

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