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FCA, in arrivo una multa da 70 milioni di dollari per violazione sui richiami

La Fiat Chrysler Automobiles dovrà versare 70 milioni di dollari per aver violato le norme statunitensi sulle campagne di richiamo dei veicoli difettosi. Se non dovesse rispettare il patto con la NHTSA ci sarebbe un’ulteriore sanzione di 15 milioni di dollari.
A cura di Vito Lamorte
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Che non fosse un bel periodo per la Fiat Chrysler Automobiles lo si era capito ma ora è tutto un po' più chiaro: dopo l'annuncio del richiamo di 1,4 milioni di automobili a rischio attacco informatico e la notizia di un accordo con l'autorità americana, la NHTSA, per risolvere la disputa sul rientro di 11 milioni di vetture, ecco la multa per il gruppo di Sergio Marchionne. FCA avrebbe violato le norme statunitensi sulle campagne di richiamo dei veicoli difettosi in 23 diverse occasioni dal 2009 a oggi e dovrà versare 70 milioni di dollari nelle casse della National Highway Traffic Safety Administration. Così come pattuito nell'accordo ne spenderà altri 20 per "azioni migliorative a beneficio del settore e dei consumatori" e, oltre a questi 90 già citati, se il gruppo automobilitisco non rispetterà le disposizoni dovrà versarne altri 15 all'autorità nazionale per la sicurezza stradale (NHTSA).

Secondo quanto riportato dal Detroit News, FCA non avrebbe rispettato i requisiti legali in nessuna delle 23 campagne di richiamo fatte e la multa sarebbe solo una parte dei 700 milioni di dollari che le autorità avrebbero potuto imporre al gruppo  italo-statunitense. L'azienda ha ammesso di non aver fornito "nei tempi adeguati un rimedio ai difetti" e dichiara di aver accettato quanto disposto dall'autorità rinnovando l'impegno nel migliorare la gestione dei richiami.

Questo braccio di ferro tra la Fiat Chrysler e la NHTSA è una storia che va avanti da circa due anni, quando l'autorità chiese il richiamo di 2,7 milioni di Jeep per il rischio di incendio al serbatoio  in caso di tamponamento. Il tutto si risolse con un incontro tra Marchionne e il presidente della NHTSA di quel periodo, Ray Lahood, che si accordarono facendo ritirare la richiesta all’agenzia con conseguente richiamo di 1,56 milioni di veicoli da parte della Fca.

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