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Fca lancia l’Ipo Ferrari, i dettagli del collocamento a Wall Street

Sul mercato circa il 9% delle azioni ordinarie di Ferrari. Alle banche collocatrici riservata un’opzione per l’acquisto di circa l’1%. Prezzo iniziale compreso nella forbice 48 e 52 dollari per azione. Al completamento dell’offerta, prevista distribuzione del restante 80% in Ferrari ai propri azionisti. Per il collocamento si ipotizza la data del 21 ottobre.
A cura di Valeria Aiello
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Fiat Chrysler lancia l’offerta pubblica iniziale Ferrari (Ipo) per la quotazione sul New York Stock Exchange (Nyse). Fca, che attualmente detiene il 90% del capitale di Ferrari, intende collocare 17.175.000 azioni ordinarie di Ferrari, pari a circa il 9% delle azioni ordinarie di Ferrari in base al registration statement Form F-1 depositato presso la U.S. Securities and Exchange Commission (Sec). Il prezzo dell’offerta pubblica iniziale è attualmente previsto in una forbide di 48 e 52 dollari per azione. Le azioni saranno negoziate sotto il simbolo "RACE". La data di inizio del collocamento non è ancora stata resa nota, negli Usa si ipotizza possa essere mercoledì 21 ottobre.

1% delle azioni risevato alla banche collocatrici. Riservata alle banche collocatrici un’opzione di acquisto di circa l’1% delle azioni ordinarie Ferrari, ulteriori massime 1.717.150 azioni ordinarie se le banche collocatrici eserciteranno per intero l’opzione di acquisto di azioni addizionali. UBS Investment Bank agirà in qualità di Global Coordinator dell’offerta, spiega Fca in una nota, mentre UBS Investment Bank e BofA Merrill Lynch agiscono in qualità di bookrunners e rappresentanti delle banche collocatrici per l’offerta. Allen & Company LLC, Banco Santander, BNP Paribas, J.P. Morgan e Mediobanca agiscono anch’esse in qualità di bookrunners per l’offerta.

Ferrari passa a Exor. Parte intanto il roadshow dell’ad di Fca e nuovo presidente di Ferrari, Sergio Marchionne, che dovrebbe risolversi in pochi giorni, presso gli investitori americani. A seguito del completamento dell’offerta, FCA prevede di distribuire la sua restante partecipazione dell’80% in Ferrari ai propri azionisti all’inizio del 2016. Al termine dell'operazione ci si attende che Exor, la holding della famiglia Agnelli e socio di maggioranza di Fca, abbia una quota del 24%, Piero Ferrari del 10% e azionisti al 66% in caso di esercizio integrale dell'opzione. Diversi gli equilibri in virtù del voto multiplo di cui Ferrari beneficerà perché società di diritto olandese, per cui Exor avrà il 33,4% in voti, Piero Ferrari il 15,3% mentre agli altri soci spetterà il 51%.

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