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Fenomeno Marc Marquez: chi è il Cabroncito della MotoGP?

Il rookie della Honda, erede di Casey Stoner, alla seconda presenza in classe regina conquista pole e vittoria al Gran Premio delle Americhe. Ma chi è il nuovo astro nascente del mondiale?
A cura di Valeria Aiello
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Marc Marquez al parco chiuso del Circuito delle Americhe di Austin, in Texas, insieme al fratello Alex.
Marc Marquez al parco chiuso del Circuito delle Americhe di Austin, in Texas, insieme al fratello Alex.

Persino l’appellativo di “fenomeno” può sembrare riduttivo per definire Marc Marquez, il ventenne catalano campione del mondo delle classi Moto2 e 125cc e da quest’anno compagno di squadra di Daniel Pedrosa in Repsol Honda. Alla sua seconda presenza in classe regina, sul circuito delle Americhe di Austin, il rookie spagnolo cancella in un colpo solo il record che apparteneva a “Fast” Freddie Spencer, diventando il pilota più giovane di sempre a scattare dalla pole e a vincere una gara di MotoGP: che il talento di Cervera potesse lottare con i top rider del mondiale lo si era già capito al primo round stagionale, a Losail, in Qatar, dove el Cabroncito conquistava il podio dopo un'intensa battaglia con Valentino Rossi, ma che lo spagnolo arrivasse in così poco tempo a stare davanti a tutti per un intero weekend, forse, se lo aspettavano davvero in pochi, anche in casa Honda. In Texas, Marquez sorprende tutti, persino gli uomini del box, come sottolineato dall’ex ingegnere di Stoner, Cristian Gabarrini, oggi coordinatore del team tecnico giapponese.

“Marquez si è presentato già come un pilota della MotoGP, che sapeva come funzionavano le cose”.

20 anni, sorriso stampato in faccia e aggressività in pista: Marquez brucia le tappe più velocemente di quanto si pensasse e in sella alla RC213V ufficiale con due titoli in tasca, uno in 125 nel 2010 e uno lo scorso anno in Moto2, entra a gamba tesa nella leggenda. Dopo due round finora disputati e una vittoria e un terzo posto all’attivo, è leader della classifica iridata a quota 41 punti, alla pari di Jorge Lorenzo. Gomito a terra e saponetta sull’asfalto Marquez in questo weekend alla Valentino, ridisegna le gerarchie di casa Honda approfittando anche di qualche leggerezza di troppo commessa dal teammate Pedrosa.

Valentino Rossi (46) e Marc Marquez (93) in lotta durante il Gp del Qatar 2013.
Valentino Rossi (46) e Marc Marquez (93) in lotta durante il Gp del Qatar 2013.

Dei suoi 20 anni compiuti lo scorso 17 febbraio, Marc in sella ad una moto ne ha trascorsi ben 16, vincendo tutto, o quasi, quello che c’era da vincere. Nato in una famiglia umile a Cervera, un paese della Catalogna vicino alla città di Lleida, inizia ad avvicinarsi al mondo delle due ruote sin da bambino. Già a quattro anni, i suoi genitori, Roser and Julià, gli regalano la prima moto. Il suo primo successo arriva già nel 2001, quando vinceva il campionato catalano di motocross. Da lì, la grande ascesa che lo porterà già nel 2003 a vincere il Campionato Open RACC 50cc, un campionato propedeutico in sei round su tre differenti tracciati (Barcellona, Calafat e Can Padró), sotto la direzione sportiva di Guim Roda, l’attuale team manager Kawasaki in SBK.

Nel 2004 avviene l’incontro con l’ex pilota spagnolo Emilio Alzamora, il titolare del Monlau Competicion e ancora oggi suo manager e mentore. Il “baby” Marquez non tradisce le aspettative e, sotto la gestione sportiva di Alzamora e con al seguito i tecnici Monlau, porta la sua Honda davanti a tutti vincendo, nel 2005 e nel 2006, il Campionato Catalano 125cc.

Nel 2008, il debutto nel Campionato del Mondo 125cc con il team Repsol KTM e, gara dopo gara, nonostante l’inizio di stagione minato da una frattura, procurata durante i test invernali di Jerez, di tibia e perone che lo porterà a saltare i primi tre turni – coglie il suo primo podio sul circuito di Donington Park, diventando il secondo pilota più giovane della storia a salire sul podio con i suoi 15 anni e 126 giorni. L’anno successivo passa al team ufficiale Red Bull KTM Moto Sport, chiudendo il mondiale con un ottavo posto. Sono gli anni dei sorpassi alle ultime tornate che valsero al talento spagnolo da parte del giornalista e voce storica del Motomondiale, Guido Meda, il soprannome di el Cabroncito, il bastardo, per il suo istinto bestiale.

Marquez festeggia sul podio di Motegi, Gp del Giappone 2010.
Marquez festeggia sul podio di Motegi, Gp del Giappone 2010.

Il primo titolo mondiale arriva nel 2010, quando Marquez passato alla Aprilia, o meglio, alla Derby per logiche di mercato, portava a termine una stagione incredibile, cogliendo dieci vittorie, dodici podi e dodici pole position, e vincendo il mondiale 125 con 310 punti complessivi, davanti a Nicolas Terol e Pol Espargaro. È il secondo Campione del Mondo più giovane di sempre, con i suoi a 17 anni e 264 giorni.

Nel 2011 arriva il salto di categoria: la prima stagione in Moto2 non parte bene. Una serie di sfortunate cadute si susseguono e mettono alla prova lo spagnolo, che dopo i primi tre round resta ancora a zero punti. La svolta avviene a sul circuito di Le Mans dove mette la sua Suter davanti a tutti, conquistando il gradino più alto del podio. Il brutto momento sembra essere passato e il Campione in carica della classe 125, all’esordio in Moto2, chiude la stagione con un ottimo secondo posto, a 251 punti, alle spalle di Bradl, dopo aver vinto anche ad Indianapolis, a Misano e ad Aragon.

Marquez festeggia il titolo mondiale della classe Moto2 al Ricardo Tormo di Valencia, Gp della Comunità Valenciana 2012.
Marquez festeggia il titolo mondiale della classe Moto2 al Ricardo Tormo di Valencia, Gp della Comunità Valenciana 2012.

Nel 2012 Marc conquista il secondo titolo mondiale. Il pilota di Cervera parte subito fortissimo, vincendo il primo round di stagione sul circuito di Losail, dopo essere partito dalla seconda casella. Il resto è storia. Con nove primi posti, quattordici podi complessivi e sette pole position su diciassette gare disputate, Marc Marquez si laurea Campione del Mondo con una gara di anticipo, battendo nuovamente Pol Espargarò e portando a casa ben 324 punti.

Marc Marquez (93) seguito dal temmate Dani Pedrosa durante il Gp delle Americhe ad Austin, in Texas
Marc Marquez (93) seguito dal temmate Dani Pedrosa durante il Gp delle Americhe ad Austin, in Texas

Oggi, alla sua stagione da rookie in MotoGP e appena due gare disputate in classe regina, un terzo posto in Qatar alle spalle di Lorenzo e Rossi, e la vittoria dello scorso weekend sul circuito di Austin, non si può che fare i complimenti al giovane Marquez, che promette davvero molto, molto bene.

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