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Ferrari, dalla Russia con furore: prima fila tutta rossa!

Due Ferrari monopolizzano la prima fila a Sochi: non succedeva dal GP di Francia del 2008. Le Mercedes in seconda. Indietro le Red Bull.
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Sebastian Vettel - Getty Images
Sebastian Vettel – Getty Images

Un attesa lunga 9 anni. La Ferrari festeggia una prima fila tutta rossa che mancava dal GP di Francia del 2008. Vettel firma la seconda pole da quando è al Cabvallino, la 47ma in carriera in 1.33.194. Stacca di 59 millesimi Raikkonen e di 95 millesimi Bottas, terzo. Hamilton perde tutto nel terzo settore, mezzo secondo da Bottas e sette da Vettel. in terza fila Massa e Ricciaro, con una spenta Red Bull. Solo settimo Verstappen chehe sarà affiancato da hulkenberg in quarta fila. In quinta le due Force India di Perez e Ocon.

Il Cavallino decide di spedire in pista subito Vettel con le Supersoft mentre i piloti che battagliano per entrare in Q2 montano le Ultrasoft, portate a Sochi per la prima volta. Raikkonen e Vettel girano con le mescole più morbide solo nel secondo stint, ma rimangono sette decimi dietro le Frecce d'Argento. Tentano anche due giri lanciati in Q2, e Raikkonen si lamenta di essersi trovato Vettel davanti alla prima curva. Le Mercedes, però, sembrano di nuovo aver messo la freccia in qualifica. Si avverano dunque i timori di Vettel, non convinto ieri che i valori delle libere, le Rosse davanti di sette decimi rispetto alle Mercedes, fossero reali e attendibili. Bottas, a suo agio a Sochi, ieri aveva fatto molta più fatica sui cordoli del tracciato ma oggi firma il miglior tempo nel secondo settore. In Q1 Hamilton si distrae e va largo fra le curve 8 e 9 al primo tentativo, e resta staccato di poco meno di 4 decimi dal compagno di squadra nel primo stint.Nessuna traccia di difficoltà, invece, in un sabato molto più semplice rispetto al venerdì. Il finlandese ha il tempo migliore negli ultimi due settori, Hamilton che ha negato strategie di pretattica nelle libere e insistito solo sulla difficoltà di mandare in temperatura le gomme, è comunque il più veloce nel primo settore. Il britannico sfrutta al massimo il passo lungo della mercedes che diventa un vantaggio nella percorrenza della curva 3 anche se il Cavallino può nutrire qualche legittima aspirazione. In Q2, infatti, Raikkonen ha registrato il secondo miglior tempo e Vettel era davanti nell'ultimo tentativo fino al T2 ma un errore alla curva 13 gli è costato il giro. La qualifica, comunque, conerma come la Ferrari abbia raggiunto un'efficienza vicina all'optimum su un aspetto chiave per la resa i questa F1, la capacità di mandare in temperatura le gomme. Un aspetto cruciale in qualifica su un tracciato poco abrasivo e caratterizzato da lunghi tratti veloci e almeno quattro frenate pesanti. Soprattutto, le Rosse hanno mostrato di viaggiare su tempi decisamente più vicini alle Mercedes nel terzo settore.

Bene le Force India, che portano in Q3 sia Perez sia Ocon, che spesso è costretto a troppe correzioni di linea fra curva 7 e la 9

Kvyat, che ha visita del primo ministro russo Dmitriy Kozak e del cantante dei Lube, Nikolai Rastorguev, non salva l'onore d una Red Bull sempre staccata di un secondo dalle Frecce d'Argento per tutto il weekend. Non si fermano le difficoltà per la Renault, con la scuderia ufficile che solo in extremis riesce ad accendere il motore di Palmer. Il britannico, però, esce alla curva 4 nel primo stint.

Non passa il taglio Grosjean, che aveva accolto con grande favore la scelta della Haas di provare, nelle libere di ieri, i dischi della Carbon Industries. "Sia io sia Magnussen sentiamo di avere più controllo in frenata" ha detto. "Sono molto sensibile col piede sinistro, ho bisogno di sentire freni buoni per avere la fiducia di spingere la macchina al massimo". Haas aveva già testato i dischi del nuovo fornitore l'anno scorso in Brasile, e il comportamento in ingresso di curva della macchina, ha detto il francese, era migliorato parecchio. Haas ha comunque deciso di tornare ai Brembo per queste qualifiche.

Non passano il taglio nemmeno Wehrlein, che perde il controllo del posteriore e si gira alla curva 13, Ericsson e Vandoorne che, bandiere gialle o no, paga sette decimi nel primo stint rispetto a Alonso. "E' stato un giro praticamente perfetto" ammette l'asturiano, che non ha mancato di sottolineare alla vigilia quanto sia incredibile vedere il compagno di squadra già penalizzato (15 posizioni) in griglia per aver superato la fornitura massima di power unit, e di unità MGU-H, solo alla quarta gara della stagione. E  il futuro, al di là dell'aiuto di Mercedes, non sembra troppo roseo. Dalla Russia, dunque, sena furore.

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