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Ferrari in pista con lo Shield, Vettel a Silverstone testa il nuovo sistema di protezione

E’ stato il leader del mondiale il primo a scendere sul tracciato inglese con il nuovo sistema di protezione voluta dalla Fia: una breve parentesi per il tedesco, appena un giro sufficiente però ad individuare pregi e difetti della nuova specifica.
A cura di Matteo Vana
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Sebastian Vettel con il nuovo sistema di protezione Shield - Getty Images
Sebastian Vettel con il nuovo sistema di protezione Shield – Getty Images

Quello di Silverstone è un appuntamento speciale per la Formula 1 e non soltanto perché rappresenta il giro diboa di una stagione finora appassionante: sul tracciato inglese, infatti, nel 1950 tutto è iniziato. Ferrari e Mercedes si presentano al grande appuntamento con una power unit evoluta per giocarsi il mondiale, ma il Cavallino ha portato un'altra importante novità come lo Shield, il sistema di protezione per il pilota voluto dalla Fia.

Il debutto con la Rossa

A portare in pista la novità è stato Sebastian Vettel: un test molto breve per il tedesco che ha completato un giro con la SF70H equipaggiata proprio con lo Shield. Le sensazioni del pilota sono state abbastanza positive anche se il leader del mondiale ha lamentato qualche problema nella visione frontale. Quella portata in Inghilterra è solo una prima versione che può essere modificata proprio in base al parere dei piloti: il nuovo sistema di protezione, infatti, arriva dopo la bocciatura dell'Halo, criticato fortemente perché limitava la visibilità. In questo caso, però, sembra essere stato fatto un passo avanti almeno dal punto di vista estetico.

Lo Shield, uno schermo che si estende dal muso della vettura sino all'abitacolo delle monoposto, è realizzato da un'azienda italiana specializzata nella realizzazione di prodotti adottati nelle maggiori categorie del motorsport e, se i piloti daranno parere positivo, potrebbe fare la sua comparsa come elemento fisso sulle vetture della prossima stagione. Le prove continueranno a Monza e a Singapore dove anche le altre scuderie potranno testare la specifica: per il momento solo Vettel ha avuto l'onere di scendere in pista con il nuovo sistema di protezione, ma dalle prossime uscite, se anche gli altri piloti confermeranno le prime impressioni del tedesco, potrebbero esserci modifiche in vista della prossima stagione. La Fia ha già confermato che, qualora fosse bocciato anche lo Shield, si tornerà all'Halo: la sicurezza dei piloti è prioritaria per la Federazione e nel 2018 una protezione verrà adottata.

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