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Ferrari 2016, le prime indiscrezioni sul progetto 667: il 19 febbraio la presentazione?

Muso corto, sospensioni anteriori a puntone e una diversa disposizione della MGU-K: queste sono alcune novità del progetto 667 per puntare al Mondiale. Il Cavallino dovrebbe presentare la nuova monoposto ancora una volta online.
A cura di Vito Lamorte
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Il 2016 sarà un anno molto importante per la Ferrari. Dopo la stagione 2015 chiusa con un bilancio positivo, le quotazioni a Wall Street e a Piazza Affari, ora l'assalto al titolo mondiale è l'obiettivo primario per la scuderia di Maranello. Il progetto 667 che darà vita alla monoposto del 2016 presenterà diverse innovazioni. perchè l'obiettivo principale di quest'anno è ridurre il gap con la Mercedes e, se possibile, superarla. Il progetto della nuova vettura della scuderia di Maranello è affidato a James Allison, Simone Resta e Mattia Binotto e presenterà numerose novità rispetto alla SF15-T. Ecco alcune modifiche anticipate da Giorgio Piola su La Gazzetta dello Sport. Il Cavallino dovrebbe presentare la nuova monoposto il 19 febbraio e dovrebbe scegliere ancora una volta la presentazione online.

Nuovo muso e nuove sospensioni

Il muso della nuova monoposto della Ferrari potrebbe essere realizzato al limite del regolamento tecnico e molto simile a quello adottato dalla Toro Rosso nel 2015: la prima novità potrebbe essere proprio il muso rialzato con una sezione di passaggio dell’aria tra i piloni di sostegno e l’ala molto più ampia rispetto alla vecchia versione. Con questa soluzione dovrebbe esserci un maggior afflusso d'aria nella zona del fondo e ci potrebbe essere la possibilità di generare più carico aerodinamico sull'anteriore che bilancerebbe un posteriore più snello.

Dopo quattro anni non ci sarà più la sospensione anteriore con lo schema a tirante (pull-rod) ripescata dal 2001 (l'utima scuderia ad utilizzarla era stata la Minardi) ma si torna al più tradizionale schema a puntone (push-rod) come sulla F150 Italia del 2011 e come su tutte le altre monoposto.

Motore endotermico, MGU-K e cambio: ecco le modifiche 

La scuderia di Maranello punta a una maggiore integrazione fra Power Unit, smaltimento termico ed aerodinamica e per raggiungere quest’obiettivo i tecnici stanno lavorando su diverse aree: il motore endotermico, oltre al nuovo basamento, sarà diverso nelle dimensioni e nel posizionamento rispetto allo scorso anno. I tecnici guidati da Mattia Binotto hanno cercato di contenerne le dimensioni per migliorare lo scorrimento dei flussi diretti verso la parte posteriore della vettura per generare maggior carico aerodinamico. Le fiancate saranno ancora più rastremate nella parte inferiore. La stessa sospensione posteriore avrà una maggiore integrazione con l'aerodinamica. L’intercooler sarà collocato in una nuova posizione, completamente diversa rispetto al passato e seguendo la filosofia Mercedes, ovvero all’interno del telaio. Il gruppo turbo/compressore potrebbe finire nella parte anteriore del motore endotermico.

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