Ferrari, Marchionne: “Mentirei se dicessi di essere soddisfatto”
Inutile nasconderlo, il rendimento della Ferrari non è quello che ci si aspettava. Partita a inizio anno con grandi aspettative la SF16-H non ha convinto: la distanza dalla Mercedes, seppur ridotta in termini di prestazione pura, è sempre ampia come dimostra lo svantaggio accumulato nel mondiale costruttori, quella dalla Red Bull si è accorciata rispetto allo scorso anno tanto da permettere alla scuderia di Milton Keynes si effettuare il sorpasso proprio nell'ultima gara, a Hockenheim.
Un rendimento che non può far felici i tifosi della Rossa, primo tra tutti il presidente Sergio Marchionne che, in occasione della triennale Ferrari, non ha nascosto il proprio stato d'animo.
"Se dicessi di essere soddisfatto mentirei, speriamo in una performance migliore nella seconda parte dell'anno" sono state le sue parole.
Potere al made in Italy
Una stagione parecchio sfortunata quella del Cavallino sia in pista, come dimostrano i ritiri di Sebastian Vettel a Sochi e in Austria, sia fuori: James Allison, infatti, a causa del grave lutto che ha colpito la sua famiglia, ha deciso di tornare in Inghilterra per stare vicino alla propria famiglia e la Ferrari, in accordo con il tecnico inglese, ha deciso di rescindere il contratto che lo legava alla scuderia italiana. Al suo posto è stato promosso Mattia Binotto a cui è affidato il compito di coordinare lo sviluppo per la macchina del prossimo anno.
"Abbiamo deciso di sviluppare le macchine 2016 e 2017 con le nostre competenze interne, perché in Ferrari esistono talenti fenomenali. Per noi è importante sfruttare quel know how ed è quello che stiamo facendo. Dire che abbiamo bisogno di una trasfusione di intelligence tecnica è eccessivo" ha concluso Marchionne.
