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Ferrari, nessun aggiornamento in Texas

La scuderia di Maranello dovrebbe utilizzare anche ad Austin la quarta PU, introdotta a Monza, senza far ricorso all’ultimo aggiornamento e alla relativa penalizzazione in griglia.
A cura di Vito Lamorte
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Dopo le voci della scorsa settimana, che parlavano di un possibile aggiornamento alla power unit della Ferrari, arriva il contrordine. La scuderia di Maranello non spenderà i quattro gettoni rimasti a disposizione per le modifiche e quindi utilizzerà anche ad Austin il motore numero quattro della stagione 2015. L'ultimo propulsore è stato messo in pista a Monza ma se venisse utilizzata un'altra power unit la penalizzazione sarebbe di 10 posizioni e ora come ora non sarebbe il momento giusto: la posizione in classifica di Sebastian Vettel, in lotta per il secondo posto nel mondiale e, matematicamente, ancora in lizza per il titolo costruttori, ha fatto cambiare i piani del team del Cavallino. Sembra che la Ferrari avesse deciso di montare il quinto motore solo sulla vettura di Kimi Raikkonen, che non ha velleità di classifica, ma i risultati al banco della PU aggiornata avrebbero soddisfatto e all'interno del team si sono decisi a non accelerare i tempi. In questo modo verrà evitata la penalità in griglia di dieci posizioni per l’introduzione del primo motore extra e rischi di affidabilità per la monoposto di Raikkonen.

Adesso bisogna capire soltanto quando la scuderia del Cavallino Rampante ha intenzione di rischiare l’ultima specifica del suo V6, subendo le automatiche penalità in griglia, dato che sembra molto improbabile che la Ferrari possa coprire il chilometraggio necessario per arrivare a fine stagione con la quarta Power Unit.

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