Ferrari, premio di 5 mila euro ai dipendenti. Cisl: “Un riconoscimento meritato”

I risultati economici e produttivi della Ferrari non sono passati inosservati, il marchio italiano si conferma come uno dei più apprezzati nel mondo. Proprio grazie a questo il gruppo del Cavallino ha deciso di premiare i dipendenti del marchio con un premio "eccezionale" di 5.000 euro lordi nella busta paga di gennaio. Una gratificazione per il lavoro svolto che ha permesso all'azienda di confermarsi come uno dei leader nel settore. Già lo scorso aprile i dipendenti della Ferrari erano stati premiati con 2.570 euro in più grazie al premio di competitività, scattato perché l'azienda aveva raggiunto gli obiettivi previsti dal contratto aziendale nel 2015.

Cisl: "Ennesima conferma del valore dei dipendenti"

Una realtà non solo in Italia, ma in tutto il mondo. L'ultima nata in casa Ferrari, la J50 creata per omaggiare il primo mezzo secolo del marchio in Giappone, è solo l'ultimo dei successi del Cavallino. Numeri che confermano la crescita della casa di Maranello e che permettono ancora una volta di valorizzare il lavoro svolto dagli uomini in rosso: "Un premio per i lavoratori è sempre una buona notizia, così come sono buone notizie anche le numerose stabilizzazioni di lavoratori ottenute grazie alla stipula del contratto integrativo aziendale" ha dichiarato il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale Giorgio Uriti. "È l’ennesima conferma del valore umano e professionale dei dipendenti Ferrari e la dimostrazione che le scelte sindacali compiute insieme all'azienda in questi anni producono benefici per i lavoratori – ha affermato Uriti –. La Fim Cisl conosce bene la differenza tra un premio di erogazione aziendale e un premio contrattato con il sindacato. Proprio per questo rimarca i risultati ottenuti attraverso la firma del contratto collettivo integrativo aziendale, che ai lavoratori Ferrari ha portato stabilizzazioni e un premio che, a regime, supererà in modo significativo i 5 mila euro".

Ancora un anno positivo quindi per la Ferrari, quotata in borsa sia a Wall Street che a Piazza Affari. La casa italiana non sembra aver risentito dell'uscita dal gruppo Fca tanto che anche Ferdinando Uliano, componente della segreteria nazionale Fim Cisl e responsabile del settore auto, pone l'accento sulle comunicazioni aziendali sulle stabilizzazioni dei lavoratori. "Quando si confermano e aumentano gli occupati, quando l'azienda aggiunge un'erogazione straordinaria, oltre all'ottimo premio di risultato ottenuto con il contratto aziendale, abbiamo la dimostrazione che la strada intrapresa è quella giusta, smentendo chi dava giudizi negativi sullo spin-off Ferrari da Fca".