Ferrari, Vettel sull’Europeo: “Non sarei dispiaciuto se l’Italia battesse la Germania”
Sebastian Vettel ormai a Maranello è di casa. Il tedesco si è ambientato alla grande nel quartier generale della Rossa e stamattina, insieme a Maurizio Arrivabene e a Luca Fuso, Chief Brand Officer di Ferrari, ha inaugurato il la nuova mostra del Museo Ferrari di Maranello intitolata “Ferraristi per sempre”. Il pilota della Rossa ha tagliato il nastro davanti alla 125 S, la prima Ferrari da competizione mai costruita, poi ha visitato l’esposizione che rende omaggio agli interpreti che hanno contribuito a costruire il mito della Scuderia Ferrari.
Tante vetture storiche
Nel museo sono contenute alcune delle vetture storiche del marchio come le due vetture di Michael Schumacher, la 500 di Alberto Ascari, la 312 T4 del 1979 e la F2007 con cui divenne campione del Mondo il suo attuale compagno di squadra, Kimi Raikkonen. Vettel ha passato in rassegna le auto, poi ha autografato il pannello a lui dedicato. Nel frattempo c'è stato tempo per fare due chiacchiere anche sugli Europei di Calcio in corso di svolgimento in Francia.
Speravo di vedere Italia-Germania in finale, ma per colpa del tabellone non sarà possibile. Tiferò per la squadra che delle due arriverà più in alto. Sono sicuro che lunedì l’Italia batterà la Spagna e mi auguro che poi la Germania vada avanti. E se ci incontreremo, correndo per una scuderia italiana, forse per una volta non sarei dispiaciuto se la mia nazionale perdesse ha scherzato il tedesco.
Poi, tornando serio e parlando della Ferrari, ha raccontato.
Correre per la Ferrari è stato il mio sogno fin da quando ero bambino e sto vivendo un’avventura stupenda a Maranello. Quando si è piloti della Ferrari c’è sempre enorme pressione, ma la mia passione per questo marchio supera di gran lunga la pressione, quindi sono felicissimo di gareggiare per questo team.
L’inizio non è stato positivo, ma siamo più forti di un anno fa, la macchina costituisce un passo avanti e non siamo ancora a metà della stagione. Non contano i punti ottenuti ora ma quelli che avremo al termine del campionato.
Una mostra dedicata ai modelli esclusivi
La mostra, che resterà attiva tutto l'anno e vedrà periodici cambiamenti nelle vetture esposte, può contare anche su una sezione speciale, situata al piano terra e chiamata "Esclusività e Tecnologia, le Serie Speciali Limitate”, che raggruppa tutti gli esemplari esclusivi firmati dalla casa italiana. Presenti, tra i modelli esposti, la 288 GTO del 1984 e vetture simbolo come F40 ed Enzo, fino alle ultime serie limitate costruite, come LaFerrari, F12tdf ed FXX K, fresca della vittoria nel premio Compasso d’Oro. Presente anche Maurizio Arrivabene, che davanti alla macchina che fu di Jacques Villenueve, ha dichiarato:
Ero con la famiglia alla comunione di mia cugina, e mio padre mi portò in una sala del ristorante in cui c’era una tv: guardammo insieme il GP di Monaco che Gilles vinse da dominatore. La passione per la Ferrari nasce da bambini e per lavorare in Ferrari questo sentimento deve continuare a crescere sempre.