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Ford Thunderbird, il sogno americano in un’auto

Nata dalla mente del direttore generale della Ford, Cruscoe, la Thunderbird ha legato il proprio nome a personaggi come Fred Buscaglione e al film Thelma & Louise, incarnando alla perfezione lo spirito di libertà americano.
A cura di Matteo Vana
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"Eri piccola, piccola, piccola così" cantava Fred Buscaglione negli anni '50: versi che, certamente, non possono essere dedicati alla sua automobile. Sì perché il cantante torinese guidava una delle berline più famose al mondo, una vettura che ha fatto storia incarnando alla perfezione l'esagerazione e quel senso di libertà che solo gli Stati Uniti sanno regalare: la Ford Thunderbird. Nata dall'idea del direttore generale Cruscoe dopo un viaggio al Salone dell'auto di Parigi, la creatura Ford entrò nell'immaginario collettivo tanto da diventare un'icona creando una nicchia di mercato chiamata Personal Car Luxury.

Ford Thunderbird
Ford Thunderbird

Una tragica fine

Un successo che resiste al tempo, rafforzato da due eventi tragici. Finzione e realtà si mischiano, due storie diverse tra loro, ma che hanno nella Thunderbird un minimo comun denominatore. E' il 4 febbraio del 1960, l'Italia si sta svegliando dal torpore degli anni '50: Fred Buscaglione, uno dei primi a possedere la mitica auto americana nel BelPaese sta tornando in albergo dopo una serata. L'artista è il personaggio del momento, eccentrico e libero, e guida una Ford Thunderbird di color lilla che lo rispecchia alla perfezione. Finiranno la propria corsa insieme, in quella mattina gelida: un camion pieno di porfido attraversa un incrocio proprio mentre Buscaglione ha un colpo di sonno, l'impatto è inevitabile.

L'auto di Fred Buscaglione
L'auto di Fred Buscaglione

Un volo di libertà

Trenta anni e 3 milioni di esemplari ecco la pietra angolare su cui poggiare il castello di fama della Ford Thunderbird: l'auto fa la sua comparsa nel film Thelma & Louise con Geena Davis e Susan Sarandon. Color azzurro metallizzato, due posti e tettino scoperto, un senso di emancipazione e di libertà, lo stesso che giànegli anni '50 aveva convinto un divo come Buscaglione a sceglierla. Oltre alle due protagoniste c'è lei a rubare l'occhio con scene mitiche tra inseguimenti con la polizia e fughe rocambolesche fino a quando, ormai braccate, decidono di far letteralmente volare la Thunderbird dentro il canyon. Quel volo, mai terminato con lo schianto, e le parole pronunciate dalle due protagoniste – "Non fermiamoci, non torniamo indietro" – sono l'immagine simbolo di una vettura che ha voluto mantenere intatto il proprio stile, passando attraverso epoche diverse, a qualsiasi costo.

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