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Formula 1, Arrivabene: “Non accettiamo lezioni dalla Red Bull”

Il team principal della Ferrari: “Ognuno deve pensare alla propria squadra, accusare gli altri non è corretto. Vettel si è già scusato e sono certo che un episodio del genere non ricapiterà più” ha detto.
A cura di Matteo Vana
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Maurizio Arrivabene / Getty
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Gli strascichi del Gran Premio del Messico continuano a farsi sentire, il clamore suscitato dalla reazione di Sebastian Vettel non accenna ad affievolirsi. Dopo gli insulti al Direttore di gara Charlie Whiting e la penalizzazione per la manovra su Daniel Ricciardo, la Fia ha aperto un'inchiesta su quanto accaduto che potrebbe costringere il pilota della Ferrari a saltare il Gran Premio del Brasile, penultimo appuntamento del mondiale di Formula, decisivo per l'assegnazione del secondo posto nel campionato costruttori dove la Red Bull può vantare ben 62 punti di vantaggio sulla casa di Maranello.

Il team principal contro la Red Bull

Le polemiche non si sono concluse con la bandiera a scacchi e, nel post gara, Helmut Marko, colui che ha lanciato Max Verstappen nella scuderia di Milton Keynes, aveva sferrato il suo personalissimo attacco al pilota della Rossa. "La situazione non è certo degna di un quattro volte campione del mondo, le sue parole non sono state di prima classe" aveva dichiarato. Puntuale, però, arriva anche la reazione della scuderia italiana che, attraverso il team principal, Maurizio Arrivabene, difende il tedesco.

Ognuno deve pensare alla propria squadra- le sue parole riportate da Autosport -, accusare gli altri non è corretto. Noi non prendiamo lezioni di educazione da Helmut Marko né da nessun altro.

Un errore che non ricapiterà

Un episodio che sta facendo discutere molto. Il tedesco, dopo la gara, è andato a parlare con Charlie Whiting in persona, scusandosi per il comportamento tenuto e per il linguaggio usato, come ammesso anche dai diretti interessati. Restano le parole pronunciate in mondovisione, ma l'adrenalina a mille per il torto subito da Verstappen e il ritorno di Ricciardo, favorito dalle manovre del compagno di squadra, hanno fatto saltare i nervi al ferrarista, stretto nella morsa degli avversari. Arrivabene non giustifica il comportamento del suo pilota, ma giura che non si ripeterà più.

Abbiamo parlato io e Sebastian e non sto certo a dire quello che ci siamo detti. Lui si è già scusato – ha concluso – e sono certo che un episodio del genere non accadrà più.

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