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Formula 1, Arrivabene: “Vettel non è demotivato, ma serve una Ferrari alla sua altezza”

Il team principal della Rossa: “Arriviamo a questo 2017 pronti, ponendoci degli obiettivi molto importanti, ma per quanto riguarda la performance dovremo aspettare Barcellona”. Poi su Giovinazzi: “Ben vengano i piloti italiani, così come i tecnici” ha concluso.
A cura di Matteo Vana
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La stagione 2016 è ormai alle spalle, l'anno che sta per chiudersi non è stato di certo da ricordare per la Ferrari. A Maranello c'è voglia di voltare pagina, la prossima stagione, complice il cambio regolamentare e una Mercedes che sta faticando più del previsto a trovare il sostituto di Nico Rosberg, che ha deciso di ritirarsi dopo aver conquistato il titolo di campione del mondo, potrebbe essere quella in grado di riportare la Rossa al vertice.

Maurizio Arrivabene - Getty Images
Maurizio Arrivabene – Getty Images

I buoni propositi per il 2017

Nel team nessuno vuole fare proclami, l'esperienza dello scorso anno ha segnato tutti. Il presidente Marchionne è stato il primo a non volersi sbilanciare e anche il team principal, Maurizio Arrivabene, segue la linea del basso profilo, concentrato più di ogni altro sullo sviluppo della vettura:

Arriviamo a questo 2017 pronti, ponendoci degli obiettivi molto importanti – ha dichiarato nel consueto incontro di fine anno con la stampa -. Ma per quanto concerne la performance e la competitività della macchina le capiremo solo a Barcellona a causa dei nuovi regolamenti. L'importante sarà, una volta arrivati in pista, reagire molto in fretta nel caso fossimo più lenti degli altri. Dovessimo, invece, essere noi i più veloci dovremo fare in modo di mantenere quel vantaggio.

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La questione piloti

A tenere banco è stato il capitolo piloti. Giovinazzi sarà il terzo pilota, Kimi Raikkonen andrà in scadenza e, viste anche le 37 primavere del finlandese, si dovrà valutare con attenzione il futuro. C'è poi la questione Sebastian Vettel, entrato nell'orbita Mercedes per il 2018 e anche lui con il contratto in scadenza. Il tedesco ha vissuto il suo anno peggiore in Ferrari, forse della sua intera carriera in Formula 1, ma Arrivabene ci tiene a specificare che Seb non è demotivato come sostiene qualcuno.

 Da questa estate condividiamo tutti gli obiettivi, stiamo lavorando bene. Il nostro sologan è non mollare mai e fare il meglio che possiamo. Ieri Sebastian era qui a Maranello – ha concluso il team principal della Rossa – sta lavorando molto al simulatore e collabora tantissimo con la squadra. Se non fosse così coinvolto e motivato credo che si comporterebbe in maniera differente. Sappiamo che un pilota del suo valore merita una macchina adeguata, e nel 2016 in alcune gare l'ha avuta, in altre invece abbiamo avuto più difficoltà a fornirla. E' un quattro volte campione del mondo e l'ha dimostrato nell’ultima gara ad Abu Dhabi, dove quando si è trattato di spingere si è fatto trovare prontissimo. Giovinazzi? Ben vengano i piloti italiani, così come i tecnici.

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