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Formula 1, Ecclestone: “Nel 2017 vedremo un’altra Ferrari. Arrivabene? Non lo invidio”

Il papà della Formula 1 torna a parlare della Rossa di Maranello: “Spero solo che riesca a reagire e che ricominci a vincere qualche gara, ma sono convinto che l’anno prossimo vedremo un’altra Ferrari” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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Bernie Ecclestone e Maurizio Arrivabene - Getty Images
Bernie Ecclestone e Maurizio Arrivabene – Getty Images

Ferrari e Formula 1, un binomio che sembra inscindibile. La Rossa, unica squadra a partecipare a tutte le edizioni del mondiale da quando questo è stato istituito, non sta attraversando uno dei migliori momenti della propria storia: da 8 anni la bacheca di Maranello non si apre per accogliere titoli e anche quest'anno sarà così. Se poi si aggiunge la crescita della Red Bull, unito allo strapotere Mercedes che dall'avvento dei motori ibridi domina la scena, il futuro non sembra essere così roseo.

Sono in molti, però, a scommettere nella rinascita del Cavallino. Successe così anche alla fine degli anni '90 quando l'arrivo di Michael Schumacher servì ad interrompere un digiuno lungo 16 anni. Tra coloro che credono nella riscossa ferrarista c'è anche Bernie Ecclestone che, in una intervista concessa al sito della Formula 1, rivela:

Spero solo che la Ferrari riesca a reagire e che ricominci a vincere qualche gara, nessuno vuole vedere uno spettacolo in cui vince sempre la stessa macchina. Sicuramente serve l'appoggio di qualcuno come successo per la Mercedes; con il loro aiuto, ad esempio, sarebbero già riusciti a conquistare qualche vittoria. Comunque – ha detto – sono sicuro che l'anno prossimo vedremo un'altra Ferrari.

"Non invidio Arrivabene"

Il futuro, almeno secondo Ecclestone, sarà ancora una volta della scuderia di Maranello. Magari non nell'immediato, ma il boss del circus si aspetta una Formula 1 di nuovo in grado di emozionare il pubblico con la Rossa a duellare con Mercedes e Red Bull- Più complicato, invece, il presente.

Quando consigliai Jean Todt anche era così ed erano piuttosto preoccupati di prendere uno straniero ma dissi loro di non preoccuparsi perché dopo le vittorie sicuramente avrebbero trovato delle origini italiane anche a Todt. Ora la Ferrari è tornata ad essere una squadra molto italiana, gestita come tale. Non invidio il ruolo di Maurizio Arrivabene, non vorrei essere al suo posto.

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