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Formula 1, le 5 cose da salvare della stagione 2016

Dal duello tra i due piloti Mercedes, arrivati in Brasile a giocarsi il titolo, all’addio di Felipe Massa e Jesnon Button, passando per lo scontro generazionale che ha caratterizzato l’intera stagione della Formula 1: tutti i momenti più emozionanti dell’ultimo anno di Formula 1.
A cura di Matteo Vana
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Nico Rosberg e Lewis Hamilton - Getty Images
Nico Rosberg e Lewis Hamilton – Getty Images

La Formula 1 è pronta ad emettere i suoi verdetti: il campionato costruttori è già saldamente nelle mani della Mercedes, dominatrice assoluta della stagione, mentre quello piloti è ancora in bilico. L'unica certezza è che, anche in questo caso, a giocarselo saranno le due Frecce d'Argento con Rosberg che può amministrare un vantaggio di 19 punti sul compagno di squadra Lewis Hamilton. Una stagione che ha vissuto sul duello tra i due piloti Mercedes ma che ha offerto anche sorprese inaspettate come l'avvento delle giovani leve e qualche siparietto da ricordare.

Il duello Rosberg-Hamilton – Amici da bambini, rivali in pista: è la storia del tedesco e dell'inglese, un duello che parte da lontano. Uno ha dovuto faticare per emergere, l'altro ha dimostrato di avere talento fin da subito diventando il più giovane campione del mondo della storia prima che arrivasse Sebastian Vettel a stracciare il suo record. La rivalità tra i due si era già intravista sul finire della stagione 2015, ma è sfociata in questa stagione. Il poker di vittorie del tedesco e i problemi accusati dalla vettura di Hamilton hanno portato i due alla prima sliding doors stagionale: il Gp di Spagna. L'inglese parte in pole position ma sbaglia, Rosberg ne approfitta. I due arrivano appaiati alla Repsol, Hamilton cerca di ripassare Rosberg, che chiude però la traiettoria al britannico. La vettura esce dal tracciato, e ormai senza controllo, colpisce la parte posteriore della macchina del tedesco: entrambi finiscono nella via di fuga e si ritirano. Tra i due è guerra, ma silenziosa. Prima regola del fight club, il fight club non esiste. Arrivano altre scaramucce, poi in Austria la seconda ripresa con Hamilton che supera Rosberg nei giri finali e il tedesco che lo colpisce: stavolta ha la meglio l'inglese che sembra spostare l'inerzia dalla sua. A riportare avanti il biondo pilota della Mercedes, però, ci pensa la dea bendata: in Malesia Hamilton, nella gara che poteva rappresentare il sorpasso in classifica, rompe. Un duello degno delle migliori battaglie della Formula 1, quelle che hanno segnato un'epoca come Hunt-Lauda o Prost-Senna. In Brasile potrebbe esserci l'epilogo, Rosberg si gioca il secondo match point stagionale: comunque vada il loro duello rimarrà la storia più bella della stagione 2016.

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La crescita della Force India – Da quando si è affacciata sulla scena mondiale, nata dalle ceneri della Jordan, la scuderia di Vijay Mallya di strada ne ha fatta. Il 2016 è stato l'anno della conferma: se nella stagione precedente  risultati si erano visti ad intermittenza, in quella che sta per concludersi è stata proprio la costanza a fare pendere l'ago della bilancia dalla parte della Force India. L'anno scorso era stata la Williams a prendersi la scena, quest'anno, invece Nico Hulkenberg, che la prossima stagione correrà con la Renault, e Sergio Perez sono riusciti a fare la differenza. La top ten è ormai scontata, senza problemi difficile che le due vetture vadano fuori dalla zona punti. Togliendo i top team, inarrivabili sia per budget che per prestazioni, sono loro i primi nella categoria umani: staccata la Williams, la quarta piazza, a due gare dalla conclusione, è saldamente nelle loro mani.

La Force India - Getty Images
La Force India – Getty Images

Le giovani leve – Il nuovo che avanza, la spensieratezza della gioventù che si oppone alla vecchia guardia. Quella 2016 è stata, più di altre, la stagione in cui lo scontro generazionale tra i vari Max Verstappen – divenuto il più giovane pilota di sempre a vincere un Gran Premio – , Carlos Sainz, Daniil Kvyat, Stoffel Vandoorne, Esteban Ocon da una parte e Nico Rosberg, Kimi Raikkonen, Fernando Alonso, Sebastian Vettel e tanti altri si è fatto più acceso. Impossibile dimenticare il duello tra il russo e il tedesco della Ferrari in Russia, il derby spagnolo ad Austin oppure quella tra il baby prodigio olandese e il finlandese della Rossa andato in scena in Spagna e sulla pista di Spa-Francorchamps. Un divario netto, una linea di demarcazione che porta un vento nuovo e fa bene alla Formula 1. Una rivalità che si accentuerà ancora di più nell'anno prossimo, ma che già nel 2016 ha mostrato di che pasta sono fatti i giovani: se questo è il futuro, nei prossimi anni lo spettacolo in pista non potrà che aumentare.

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Lo shoey di Ricciardo – Una tradizione da esportare in tutto il mondo, una festa per ogni podio e un incubo per i malcapitati piloti che capitano con lui. Daniel Ricciardo, oltre a rendersi protagonista in pista, ha trovato un altro modo per conquistarsi le prime pagine dei giornali e le home page dei maggiori siti del mondo: lo shoey. Un usanza tipica australiana quella di bere alcolici dalla scarpa che il pilota ha deciso di mostrare al globo in occasione del podio di Hockenheim: da lì in poi è stata una festa continua. Più aumentavano i podi conquistati dal pilota della Red Bull, più la pratica dello shoey diventava virale. Il clou in occasione del Gp della Malesia con Ricciardo che convince a bere tutti i protagonisti del podio: Horner, Verstappen e Rosberg sono costretti a pagare dazio, l'euforia dell'australiano coinvolge anche loro, impossibile tirarsi indietro. Mancano due gare alla fine della stagione, la possibilità di un'altra festa in tipico stile australiano è più concreta che mai.

Daniel Ricciardo festeggia con lo shoey - Getty Images
Daniel Ricciardo festeggia con lo shoey – Getty Images

L'ultima di Massa e Button – L'ora dell'addio è sempre la più dolorosa: c'è, nella carriera di uno sportivo, il momento in cui, per forza di cose, bisogna lasciare e dire basta. Per Felipe Massa e Jenson Button questo momento è coinciso con la stagione 2016: un anno vissuto intensamente, con la consapevolezza che ogni tracciato avrebbe rappresentato l'ultima occasione in Formula 1. Un campione del mondo, l'inglese, l'altro, il brasiliano, che lo è stato per pochi secondi: impossibile dimenticare quell'epilogo della stagione 2008 quando il ferrarista tagliava il traguardo da campione del mondo e scendeva dalla sua monoposto da primo degli sconfitti per colpa del sorpasso di Hamilton alle ultime curve ai danni di Timo Glock. Per entrambi la menzione nei 5 momenti più emozionati della stagione 2016 era d'obbligo.

Felipe Massa e Jenson Button - Getty Images)
Felipe Massa e Jenson Button – Getty Images)
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