39 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Formula 1, Raikkonen: “Il Brasile è un bel posto per correre”

Il finlandese torna sulla pista che lo vide trionfare nel 2007: ” E’ un circuito diverso dal solito, una pista vecchia scuola. Non è facile fare un buon crono e perdere un decimo qui equivale a molte posizioni in griglia” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
39 CONDIVISIONI

Quello del Brasile, per Kimi Raikkonen, non è un Gran Premio come tutti gli altri. Sulla pista di Interlagos, infatti, il pilota finlandese ha conquistato il suo unico titolo di campione del mondo nel 2007, con la Ferrari. A distanza di 9 anni quasi tutto è cambiato: il mondiale è un affare tra Mercedes, la Rossa è terza nel campionato costruttori anche dietro alle Red Bull e la casella delle vittorie è ancora ferma allo zero di inizio stagione.

Un circuito vecchio stile

L'obiettivo, per i ferraristi, è di accorciare il gap dalla scuderia di Milton Keynes per non abbandonare le speranze di agguantare il secondo posto. La vittoria appare un obiettivo poco realistico, soprattutto con Rosberg e Hamilton a giocarsi il titolo, ma un podio potrebbe risollevare il morale dopo la beffa messicana. Raikkonen, dal canto suo, preferisce concentrarsi sulle caratteristiche della pista.

Un bel posto per correre. E’ un circuito diverso dal solito, una pista vecchia scuola. Un giro dura poco e non ci sono molte curve ma è difficile fare un buon crono e i tempi sono sempre ravvicinati: perdere un decimo qui equivale a molte posizioni in griglia. Non esistono molti circuiti che vanno in senso antiorario – ha raccontato al sito ufficiale della Ferrari -, per cui è sempre qualcosa di nuovo.

Kimi Raikkonen - Getty Images
Kimi Raikkonen – Getty Images

Un tracciato che da sempre nasconde molte incognite: dal meteo sempre incerto alle condizioni della pista che mutano molto durante il weekend di gara. Proprio l'asfalto è uno degli aspetti tenuti maggiormente in considerazione del pilota della Ferrari.

Spesso la pista viene riasfaltata e mentre all’inizio va tutto bene, poi anno dopo anno torna ad essere sconnessa e sempre più impegnativa. Ora hanno cambiato un po' i cordoli – ha concluso – e quindi anche il “ritmo” del giro. Alla fine il tracciato in sé non è troppo complicato, ma si fa sempre fatica a trovare il 100% della prestazione.

39 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views