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Formula 1, Rory Byrne a lavoro sulla Ferrari 2017

L’ingegnere che insieme a Michael Schumacher riuscì a portare cinque titoli consecutivi a Maranello, è tornato in Italia per aiutare la Rossa nello sviluppo della vettura per la prossima stagione. Lavorerà al fianco di Simone Resta, ma avrà un ruolo da consulente tecnico.
A cura di Matteo Vana
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Rory Byrne e Michael Schumacher - Getty Images
Rory Byrne e Michael Schumacher – Getty Images

Resistere al richiamo della Rossa è quasi impossibile, ne sa qualcosa Rory Byrne. Il sudafricano, nonostante la sua vita in Thailandia, continua a seguire con passione le vicende di casa Ferrari e quando la casa italiana chiama, lui risponde presente. L'ingegnere quindi ha preso un aereo ed è volato a Maranello per aiutare l'attuale Chief Desgner della Ferrari, Simone Resta, a definire le linee della vettura che scenderà in pista nella prossima stagione.

Un consulente d'eccezione

Solo un ruolo da consulente esterno per l'ingegnere che fu alla base della striscia vincente del Cavallino, capace con Michael Schumacher di vincere 5 titoli consecutivi a cavallo tra il 2000 e il 2005. Il sudafricano, viste anche le 72 primavere sulle spalle, non ha voglia di impegnarsi in un progetto a tempo pieno, ma può essere una risorsa preziosa per la Ferrari visto il suo sapere quasi inarrivabile. Un jolly da giocarsi quando serve, uno dei pochi capaci di andare a scavare tra le pieghe del regolamento per garantire un margine da giocarsi in pista: la sua esperienza è preziosa per la casa di Maranello che proprio in questi giorni, stando a quanto riportato da Autosport, lo starebbe consultando in vista della vettura 2017.

Byrne aveva lasciato la scuderia per alcuni guai fisici prima di tornare nel ruolo di consulente. Nel 2014, poi, l'abbandono definitivo in seguito al cambio della gestione corse. In realtà, però, la Ferrari ha sempre fatto affidamento sull'esperienza dell'ingegnere sudafricano nei momenti di difficoltà: alla fine del 2014, infatti, fu lui a trovare il problema meccanico nella sospensione posteriore dalla deludente F14T, Byrne analizzando tutti i dati scoprì che c’era un’anomalia nello schema della sospensione che fu corretto, risolvendo così la cronica mancanza di trazione. Un particolare che, dalle parti di Maranello, non hanno dimenticato. Adesso un altro ritorno per lavorare fianco a fianco con Resta: alla Rossa l'hanno capito, il tempo per gli errori è finito.

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