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Formula 1, si tratta il prezzo per il rinnovo del GP di Malesia

Il CEO di Sepang era abbastanza fiducioso sul fatto che il 2015 non sarebbe stato l’ultimo anno di gare in Malesia, ma fino a questo momento le trattative con Ecclestone non hanno portato a risultati positivi.
A cura di Vito Lamorte
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I problemi della Formula 1 sono sotto gli occhi di tutti. Impossibile non accorgersi come uno sport tanto amato abbia perso l'appeal dei bei vecchi tempi. Sono appena iniziati i test pre-season per il Mondiale 2015 e già ci sono i primi disguidi. Dopo l'addio alla gara di Corea, ecco il problema con i circuiti tedeschi. Ebbene si, ancora non si sa se quest'anno si terrà il Gran Premio di Germania. Un appuntamento che non mancherà all'appello degli appassionati è quello della Malesia. Il tracciato di Sepang è uno dei più veloci e dei più amati negli ultimi anni, a parte quelli storici. Però iniziano a sorgere dei dubbi sulla possibilità di vedere ancora il tracciato malese nella lista dei prossimi anni. Nelle scorse settimane il CEO di Sepang, Razlan Razali, era parso abbastanza fiducioso sul fatto che il 2015 non sarebbe stato l’ultimo anno, ma fino a questo momento le trattative con Bernie Ecclestone non hanno portato a un risultato definitivo. Razali aveva così espresso la posizione di Sepang: "Per un Mondiale di Formula 1 con 18 vetture e per il prezzo che paghiamo, non è proprio il massimo". Insomma, iniziano ad esserci dei contrasti tra domanda e offerta. L’ostacolo principale è di natura economica, come ha fatto ben capire il presidente dell’impianto malese, Mokhzani Mahathi, che si è espresso così all'agenzia di stampa Bernamar: "Le trattative ruotano intorno alla definizione di un prezzo adeguato per organizzare la prestigiosa gara nei prossimi tre anni. Abbiamo anche preso in considerazione l'attuale volatilità economica. Per ora non abbiamo preso una decisione". Un'altra grana per Ecclestone o gli basterà sostituire Sepang con un altro tracciato in Medio Oriente (vedi Qatar)?

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