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Gatti neri e venerdì 17, ecco i miti legati al mondo delle auto da sfatare

Dall’attraversamento del felino fino al contachilometri che segna il fatidico numero: ecco alcune delle credenze popolari che riguardano la sfortuna in auto e i rimedi per contrastarla.
A cura di Matteo Vana
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Gli italiani sono superstiziosi, inutile negarlo: sono pochi a confessarlo, ma stando a un sondaggio condotto da Facile.it il 44% degli intervistati ammette di ricorrere ad amuleti e scaramanzie per contrastare la sfortuna. Nel calendario di coloro che credono nella malasorte la data segnata in rosso è il 17, soprattutto quando capita di venerdì: una coincidenza che durante l'anno non si verifica così spesso, ma quando succede sono molti a lasciare l'auto in garage o a guidare con una particolare attenzione.

Uno tra i più noti eventi che annunciano la sventura c'è sicuramente l'attraversamento della carreggiata da parte di un gatto nero. Alzi la mano chi, vedendo il felino a bordo strada, non ha sperato che evitasse di passare davanti alla nostra automobile: ovviamente non c'è nessun fondamento scientifico dietro questa credenza, ma deriva da un'antica usanza dei pirati che li imbarcavano sulle navi per dare la caccia ai topi. Inoltre, a rafforzare il suo ruolo di porta sfortuna, c'è il fatto che nel Medioevo era considerato l'animale delle streghe. Non in tutte le nazioni, però, il gatto nero è sinonimo di sventura tanto che nei paesi anglosassoni, ad esempio, è considerato un portafortuna. Un altro particolare che fa gridare alla sfortuna è legato al chilometraggio dell'auto: se infatti la cifra indicata termina con il 17, alcuni automobilisti preferiscono allungare la strada pur di non fermare la vettura con le fatidiche due cifre finali.

I rimedi contro la sfortuna

Non esiste un motivo preciso per il quale sia stato scelto proprio il venerdì 17 come giorno simbolo della malasorte. Stando all'Antico Testamento, il diluvio universale cominciò il 17 del secondo mese, così come venerdì è il giorno in cui sembra sia morto Gesù Cristo, ma non esistono particolari catastrofi documentate, nella storia, che si siano verificate in questa data. Nonostante questo la credenza popolare ha spesso preso il sopravvento tanto che non è così raro vedere automobilisti con dei cornetti appesi allo specchietto retrovisore: simbolo di fertilità e virilità, sono ritenuti degli ottimi rimedi contro la sfortuna e favorirebbero il buon esito di viaggi e spostamenti, evitando così incidenti. Un altro rimedio è quello rappresentato dal ferro di cavallo che deve la sua fama alla leggenda di Saint Dunstan, un fabbro che divenne arcivescovo di Canterbury nel 959 che, proprio grazie a un ferro di cavallo, riuscì ad inchiodare il diavolo.

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