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Giorgetto Giugiaro lascia Italdesign, ora è tutto di Volkswagen

Il celebre designer e padre di auto storiche come la Golf, la Punto, la Uno e l’Alfetta GT, cede l’ultima quota del 9,9% delle azioni al gruppo tedesco che ora ha il controllo totale dello studio torinese.
A cura di Valeria Aiello
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Giorgetto Giugiaro dice addio a Italdesing: il celebre designer lascia l’azienda fondata nel 1968 e dal 2010 passata per il 90% in mano al Gruppo Volkswagen di cui era Presidente Onorario. Giugiaro ha ceduto il 9,9% delle azioni della Italdesign ancora in possesso della famiglia al gruppo Volkswagen tramite Audi che ora ha il controllo totale dello studio torinese. Una decisione che, tra l’altro, segue quella del figlio Fabrizio Giugiaro, il quale già nell'ottobre scorso aveva abbandonato ogni incarico operativo.

“Giorgetto Giugiaro, che compirà 77 anni il 7 agosto, lascia il ruolo di presidente onorario – afferma una nota dell'azienda “per dedicarsi maggiormente alle proprie passioni e interessi personali. La decisione coincide con il sessantesimo anniversario di attività nel settore del car design”.

“Il management dell’azienda – prosegue il comunicato, “in questi cinque anni, ha maturato le competenze e la piena capacità di operare in autonomia per rendere l’Italdesign Giugiaro una realtà sempre più forte all’interno del Gruppo. La crescita è e sarà sempre costante. Solo nell’anno corrente sono previste oltre 50 nuove assunzioni. Dal 2010, sono oltre 200 i nuovi assunti. La decisione di Giugiaro di lasciare l’azienda non influirà sulle attività e sulla crescita di Italdesign Giugiaro”.

Nessuna conferma invece sulle indiscrezioni per cui le dimissioni sarebbero legate a un progressivo distacco dal gruppo tedesco e in particolare legato all’uscita di Ferdinand Piech, il presidente del consiglio di sorveglianza di Volkswagen con cui Giugiaro ha un rapporto molto stretto e di lunga data.

Dal 1955 Giorgetto Giugiaro ha disegnato e progettato oltre 200 modelli, collaborando con le principali case costruttrici. Dalla sua matita sono nate vetture come al Volkswagen Golf, l’Alfetta GT, l’Afasud, le Maserati Bora, Ghibli, Merak e Quattroporte, la Lotus Esprit, l’Audi 80, la Fiat Panda, Punto, Uno e oltre 100 i prototipi e modelli di ricerca nati nel quartier generale di Moncalieri. Moltissime le onorificenze e i premi conferiti, sei Compasso d’Oro, tre Auto dell’Anno, due Volanti d’Oro e sette lauree ad honorem. Nominato nel 2001 Cavaliere del Lavoro dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel 2007 ha ricevuto il Premio Leonardo e il Premio Leonardo Qualità Italiana, perché “tra coloro che hanno contribuito a plasmare il corso dell’industria europea dell’automobile e per aver concorso in modo significativo ad affermare e promuovere l’immagine dell’Italia nel mondo”.

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