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GP Abu Dhabi, la Ferrari non poteva chiedere di più

il Cavallino ottiene il massimo possibile in gara e nel Mondiale. Vettel e Raikkonen chiudono terzo e quarto in classifica generale e si preparano all’assalto delle Frecce d’Argento nel 2016. Intanto si guarda già al futuro della Ferrari Drivers Academy.
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Un Gran Premio scontato chiude una stagione senza un vero momento di incertezza. Mai si erano registrate 12 vittorie in un anno dalla pole position e soprattutto 18 su 19 dalla prima fila. Numeri impietosi che fotografano il dominio Mercedes, che non si è incrinato nemmeno nell'ultima prova del Mondiale 2015. Allo Yas Marina Circuit, non lontano dal parco a tema della scuderia, il Cavallino ha rinforzato il suo status di prima inseguitrice delle Frecce d'Argento. Non è arrivata la quarta vittoria stagionale, ma con tre successi e 16 podi complessivi, la stagione può dirsi decisamente positiva.

Il meglio possibile – Raikkonen si è preso l'ottantesimo podio in carriera, uno in più di Vettel, e il quarto posto nel Mondiale piloti, ma ha comunque chiuso il Mondiale con poco più della metà dei punti del quattro volte campione del mondo, l'uomo simbolo della rivoluzione targata Arrivabene. "Partendo dietro ho avuto un po' di difficoltà, arrivare terzi e quarti era il massimo che potessimo fare" ha spiegato Vettel. "È stato bello fare tanti sorpassi, non credo che potessi vincere, anche se fossi partito più avanti, perché le Mercedes erano più veloci. Ora possiamo fare un bel brindisi. È stata una bella stagione. Sono contento di essere entrato in questa squadra e di essere qui. Siamo orgogliosi di noi stessi, di questa stagione che ci ha dato grande slancio e ha riportato molti sorrisi all'interno del team. La gente è contenta e siamo carichissimi per l'anno prossimo".

Gli obiettivi di Raikkonen – Non è stata un'annata ideale, ammette il finlandese, "ma a volte va così. La velocità c'è sempre stata, abbiamo fatto qualche errore e abbiamo avuto altri problemi portando risultati non sempre positivi". Cambiano i compagni di squadra, dunque, non varia troppo la sostanza, e perfino Enzo Ferrari, intervistato da un giornale finlandese, ha espresso qualche perplessità sul presente e sul futuro di Iceman in rosso. "Kimi ha guidato bene, ma ci sono stati problemi” ha dichiarato. “Nel complesso, la sua stagione non è stata buona come avrebbe dovuto essere, quindi speriamo che con la macchina nuova e nuove performance il prossimo anno vada meglio". Speranze condivise dal team principal, convinto che la sua sia stata comunque una buona stagione, soprattutto se rapportata alle difficoltà dell'anno scorso. "Sta facendo bene il suo lavoro. Questo non vuol dire che non avrebbe potuto essere migliore. Sono sicuro che l'anno prossimo andrà ancora meglio, perché è un grande pilota". Il Cavallino ha raggiunto l'obiettivo massimo possibile. La strada intrapresa è sicuramente quella giusta, anche se questi risultati non basteranno più per accontentare le ambizioni del popolo di Maranello nella prossima stagione. “Abbiamo risalito la china facendo dei gradini che, assicuro, non sono stati facili" ha ammesso Arrivabene ai microfoni di Sky, "adesso siamo una squadra. Cosa mi aspetto dal 2016? Ognuno deve porsi degli obiettivi, non dobbiamo porci quello di essere secondi ovviamente. Dobbiamo provare a stare davanti alle Mercedes. Non è detto che ci riusciremo, ma faremo di tutto”.

La nuova Ferrari – La prossima stagione si prospetta ancora senza grandi cambiamenti, in vista del nuovo regolamento tecnico che dal 2017 cambierà radicalmente il volto delle monoposto. Già dopo il GP del Brasile, Arrivabene e Allison si erano detti fiduciosi per il lavoro già svolto in chiave 2016. La nuova Ferrari dovrebbe presentarsi al via del campionato con un basamento motore più stretto, e dunque con un posteriore più pulito, e una trasmissione meno ingombrante. Come rivelava Giorgio Piola sulla Gazzetta dello Sport, all'anteriore sembra quasi certo il ritorno, dopo quattro stagioni, della sospensione push-rod, il sistema utilizzato quest'anno da tutti gli altri team.

Il futuro della FDA – I miglioramenti, innegabili, della Ferrari nella seconda parte di stagione si leggono anche nelle piccole tensioni con la Mercedes, nella richiesta di chiarimenti sull'uso della galleria del vento in caso di collaborazioni fra due team. Evidente il riferimento alla Ferrari e alla possibilità che la cooperazione con la neonata scuderia Haas abbia permesso al Cavallino di eludere la soglia delle 25 ore settimanali di utilizzo consentito e di ottenere dunque un vantaggio competitivo nella preparazione della monoposto per il 2016. I commissari, però, hanno escluso ogni infrazione regolamentare. Cambierà, e di molto, anche la Ferrari Driver Academy, anche per effetto dell'esplosione di Verstappen che ha messo in drammatica evidenza la differenza fra il programma della Red Bull e la scuola del Cavallino per i giovani piloti. Ufficializzato l'addio di Lance Stroll, r con l'addio quasi certo anche di Raffaele Marciello, nel team arriveranno Guan Yu Zhou e il monegasco Charles Leclerc, quarto all'esordio in Formula 3, dietro a piloti più esperti come Felix Rosenqvist, Antonio Giovinazzi e Jake Dennis, con quattro vittorie e nove podi. Classe 1997 come il figlio d'arte olandese, gestito dal management di Nicolas Todt, il prossimo anno correrà in GP3 nella ART Grand Prix e, come riporta Italiaracing.net, scenderà in pista in sei GP nella prima sessione di prove libere in F1 con il team Haas. C'è un futuro da programmare, e come hanno insegnato le ultime stagioni, saper programmare fa la differenza.

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