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GP Abu Dhabi, sempre, solo Mercedes

Rosberg unico a scendere sotto l’1:42. Vettel quinto, Raikkonen settimo. Le Ferrari però soffrono meno il degrado delle gomme e mantengono un passo gara davvero competitivo.
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L'ultima prova del Mondiale non cambia la storia, non inverte i pronostici. Alemo a giudicare dalle prove libere. Le Mercedes hanno continuato a fare la differenza nelle prime due sessioni di prove, le Ferrari rimangono un po' indietro: quinto Vettel, settimo Raikkonen. Hamilton ha firmato il miglior tempo in PL1, Nico Rosberg risponde nella seconda sessione con il passaggio alle gomme supersoft. Il tedesco ha chiuso in 1'41″983, unico capace di infrangere il muro dell'1'42" e di scendere sotto il miglior tempo che il compagno di squadra aveva stampato nella scorsa edizione a Yas Marina. Hamilton si è accontentato, nella seconda sessione, dell'1'42″121, anche se il campione del mondo si è migliorato molto meno del previsto nel passaggio dalle morbide alle mescole più performanti. A sorpresa, alle spalle delle Frecce d'Argento, si inserisce la Force India di Sergio Perez, anche davanti alla Sauber di Ricciardo, che qui è tornato a montare la power unit standard e non la versione evoluta vista in Brasile. Horner intanto ha annunciato di aver trovato l'accordo per il nuovo propulsore. Non ha voluto fornire nuovi dettagli, ma pare ormai chiaro che la scuderia austriaca continuerà con Renault. "L'annuncio dovrebbe arrivare nei prossimi giorni" ha spiegato a Sky Sports UK. "Ma in questo momento non vi posso dire quale sarà o come si chiamerà. Stiamo annunciando diversi partner e alcuni più importanti che verranno presentati più avanti. Questo è il percorso di sviluppo che avremmo voluto iniziare un anno fa, si tratta di un motore che speriamo di migliorare durante la stagione sarà difficile confidiamo di fare dei passi avanti”. Anche il prossimo Mondiale, dunque, potrebbe configurarsi come una stagione di transizione, in attesa di una soluzione definitiva per il 2017, l'anno della nuova rivoluzione con il nuovo regolamento tecnico. Nel frattempo le norme sui motori “low cost” sono state accantonate, ma se ne continua a parlare a Abu Dhabi anche se alla Mecachrome sostengono che Red Bull non sia un team adatto ad un propulsore standard.

Ferrari bene in long run – In quinta posizione c'è la Ferrari di Sebastian Vettel, con il tedesco che nei primi minuti è tornato a mostrare le sue doti canore. Dopo la vittoria del Gp di Singapore aveva cantato una versione rivisitata de "L'italiano" di Toto Cutugno, oggi ha approfittato di un collegamento via radio per fare gli auguri al suo ingegnere di pista Riccardo Adami. «Puoi essere più preciso?», gli hanno chiesto dai box. «Penso di avere dimenticato qualcosa questa mattina…», ha risposto Vettel. Sia lui che Kimi Raikkonen, alla fine settimo, si sono lamentati abbastanza del bilanciamento delle loro SF15-T, in particolare di un eccessivo sovrasterzo. Il gap rimane pesante, tra gli otto e i nove decimi, ma come è spesso accaduto quest'anno, la prestazione sui long run è abbastanza costante. Le Rosse infatti non accusano troppo graining sull'anteriore a differenza della concorrenza.

Mercedes, nulla al caso – La Mercedes, comunque, ha confermato ancora una volta quale sia il segreto del successo. Sarà per l'imminenza dei test Pirelli sugli pneumatici per la prossima stagione, ma le Frecce d'Argento hanno continuato a presentare piccoli dettagli e innovazioni aerodinamiche anche in una gara di fatto senza nulla in palio. Hamilton si è fermato ai box nel corso della prima sessione per ripristinare la versione standard dopo aver sperimentato, come già era avvenuto a Interlagos, la sospensione anteriore idraulica interconnessa. Il tre volte campione del mondo si è più volte lamentato nel corso della PL1 con gli ingegneri via radio, temendo che gli avessero montato lo stesso sedile che aveva usato in Brasile che era stato leggermente rialzato visto che erano state fatte delle prove di visibilità per una scocca più alta. Si è vista anche una soluzione ispirata al lavoro degli ingegneri della Ferrari, un piccolo cucchiaio a bordo dell'estrattore: è di fatto un generatore di vortice in una zona importante della monoposto dove si cerca di ripulire il flusso dalle turbolenze generate della ruota posteriore in rotazione.

La Fia controlla Vettel e Hamilton – La giornata è iniziata con qualche tensione. La FIA, questa la notizia circolata subito nel paddock non senza generare qualche prevedibile polemica, ha messo sotto sequestro i motore montati a Singapore da Lewis Hamilton e Sebastian Vettel di Singapore. Secondo Auto Motor und Sport, il mondiale potrebbe essere congelato fino al 4 dicembre, ovvero fino al galà della FIA con la proclamazione del campione del mondo. L'impressione è che si stia facendo molto rumore per nulla, che si tratti semplicemente di normali controlli di routine. Tuttavia, considerata anche la battaglia politica che sta opponendo Mercedes e Ferrari al vertice della Formula 1 sulla riduzione dei costi per la fornitura delle power unit, qualche insinuazione va messa in conto in un Gran Premio che offre davvero pochi motivi di interesse.

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