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Vettel in Australia: “Che schifo questo format di qualifiche”

Il pilota tedesco attacca il nuovo format delle qualifiche e sembra molto determinato in vista della gara di domani. Raikkonen: “Il finale di qualifiche non è emozionante”.
A cura di Vito Lamorte
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Sebastian Vettel non le manda a dire. Il pilota tedesco ha chiuso al terzo posto le prime qualifiche della stagione 2016 ma sembra molto determinato in vista della gara. Nella terza sessione di libere a Melbourne, il pilota della Ferrari sembrava essere molto vicino a Lewis Hamilton ma le qualifiche hanno riportato l'ordine della stagione 2015. Seb non sembra preoccupato: "Deluso? No, davvero, abbiamo fatto un passo avanti e credo che dovremo essere più vicini alle Mercedes. La nostra partenza è stata un po' più difficile, ma durante le qualifiche le cose sono migliorate. Non siamo in prima fila, ma abbiamo elevate speranze per la gara. Sappiamo che sarà una stagione lunga, come punto di partenza è un buon risultato".  Vettel è parso soddisfatto del tempo e ha spiegato la scelta di abbandonare la Q3 prima: "Sono molto contento del giro fatto. Abbiamo deciso di chiudere prima per preservare le gomme". Il quatro volte campione del mondo attacca il nuovo format di qualifiche: "Queste qualifiche fanno schifo, questa è la direzione sbagliata. Questo non è un asilo, non possiamo giocare con le persone che guardano la tv. All'inizio era un casino perché tutti devono fare il giro. Quando ci troveremo in piste come Montecarlo con poco spazio sarà ancora peggio, lo abbiamo detto varie volte".

Raikkonen: "Il finale di qualifiche non è emozionante"

Kimi Raikkonen partirà dalla quarta posizione della griglia di partenza del Gran Premio d'Australia. Dopo le qualifiche il finlandese ha dichiarato: "Le Mercedes sembravano molto veloci. Ho faticato un po' a mandare le gomme in temperature, ma il quarto posto non è male. Abbiamo l'opportunità di guadagnare posizioni in gara. Abbiamo deciso di risparmiare le gomme, il finale delle qualifiche non sembra troppo emozionante, ma quello che penso io non conta. Contano le regole e noi seguiamo le regole, ma con il traffico c'è confusione".

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