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GP Giappone: Mercedes, trionfo mondiale. Ferrari, troppi rimpianti

Terzo titolo costruttori per la Mercedes. Rosberg vince per la prima volta a Suzuka. Hamilton a 100 podi come Schumacher e Prost. Solo quarto Vettel che però fa segnare il giro più veloce. Non paga la scelta delle soft per l’ultimo stint. Verstappen secondo davanti a Hamilton.
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La Mercedes è campione del mondo. Era solo questione di tempo, in fondo. Il trionfo arriva dove si decidono i mondiali, a Suzuka, grazie al successo su Rosberg che vince così nel 17mo GP diverso in carriera, come Senna. Il tedesco completa la 15ma doppietta pole-vittoria come Jim Clark e Fangio. Con il 23mo successo, raggiunge così Piquet per numero di vittorie in carriera. Verstappen precede in volata Hamilton, che scivola a 33 punti dal tedesco in classifica ma diventa il terzo pilota dopo Schumacher e Prost a raggiungere i 100 podi in carriera. Vettel si accontenta del quarto posto: è l'ottava volta nelle ultime 12 gare senza podio per la Ferrari. E certo non gli basta, come consolazione, l'aver firmato il primo giro veloce per i Cavallino dal GP di Russia dell'anno scorso. Il tedesco anticipa sul traguardo anche Raikkonen e un anonimo Ricciardo, matematicamente tagliato fuori dalla lotta al titolo piloti. In top 10 le due Force India precedono le due Williams (Massa davanti a Bottas), e rinforzano il quarto posto nel Mondiale costruttori.

La Mercedes conclude così la 12ma gara consecutiva a podio (undicesima striscia più lunga all-time), e vince la 47ma gara delle 55 disputate nell'era dell'ibrido: numeri da ricordare, numeri che parlano da soli

Hamilton, partenza no – Hamilton è ancora disastroso in partenza: alla fine del primo giro è già staccato di 7,4″ da Rosberg, all'arrivo il distacco sarà di 5.9 secondi, e il senso della corsa è tutto qui. Mentre il tedesco mantiene la leadership, il campione del mondo viene sfilato sia dalle due Red Bull che dalle due Ferrari: si ritrova ottavo, anche dietro alle Force India. La partenza, qui, è leggermente in discesa, e il britannico scatta troppo lentamente con la posteriore sinistra che pattina su una chiazza d'umido. Decisamente migliore lo scatto di Vettel, che 5 anni fa esatti, proprio qui in Giappone, diventava campione del mondo per la seconda volta in carriera. Il tedesco riesce a passare Ricciardo e al terzo giro scavalca  alla prima curva Perez, non velocissimo però e presto tallonato anche dall'australiano. Buona anche la partenza di Raikkonen, arretrato anche lui fino all'ottava posizione per la sostituzione del cambio.

Vettel scatta bene – Rosberg, che ha appaiato Mansell al 6° posto all time per prime file conquistate a quota 56 tra i piloti mai iridati e supererà i 1500 giri al comando, comincia subito a imporre un ritmo di 7-8 decimi superiore alle Red Bull, mentre Raikkonen stampa un bel sorpasso all'esterno della curva 1 (giro 6) sulla Force India di Hulkenberg, portandosi in sesta posizione. Un giro più in là il tedesco si vede sfilato anche da Hamilton, che già aveva provato ad attaccarlo ala 130R. Il campione del mondo si avvicina anche a Raikkonen, che va lungo alla Degner, mentre Verstappen, che fa molta fatica a tenere a macchina stabile al posteriore, inaugura la serie delle prime soste. Hamilton monta le hard nuove e rientra in pista, dopo il pit stop, al quarto posto. Il campione del mondo rimane davanti a Ricciardo, Perez e Raikkonen, che ancora una volta attacca il messicano alla prima curva.

La Williams soffre – Bellissimo, sempre alla prima curva, il sorpasso di Ricciardo su Bottas all'esterno della curva 1. Perez copia la stessa manovra ai danni di Massa che aveva già dovuto difendersi in precedenza al tornante e alla Spoon. Si rivelerà suicida, però, la strategia della Williams di optare per una sola sosta: la battaglia per il quarto posto nel Mondiale costruttori pare ormai compromessa per la Williams. E diventa subito un hashtag il "see you later" che Hulkenberg ha detto via radio dopo il sorpasso a Bottas

Bene Raikkonen – Intanto, mentre Sainz si infila al tornante e costringe un nervoso Gutierrez in testacoda, mentre dietro Ricciardo e Raikkonen, in lotta per la quinta posizione, rimangono a sette secondi da Hamilton che pure si è fermato dopo. Il ferrarista però non è ancora abbastanza vicino da poter utilizzare il DRS per attaccare il quinto posto dell'australiano. Sfruttando le gomme nuove, Raikkonen segna dei parziali record nel secondo e nel terzo settore, e al giro 28 segna il nuovo giro record della gara in 1'36″084: guadagna così oltre due secondi e mezzo su Ricciardo. L'australiano si fermerà solo al 32mo giro, con un problema nell'avvitamento dell'anteriore destra.

Vettel passa alle soft – I top driver diversificano le strategie alla seconda sosta. Hamilton e Rosberg rimangono con le hard, Vettel passa alle soft. Il tedesco, che si ferma più tardi delle Mercedes, si ritrova così in testa per il 75mo GP in carriera. Rientra quarto, fra Raikkonen e Hamilton, che migliora i suoi intermedi, per cercare di resistere al recupero di Vettel. ""Mi sta andando via", confessa però via radio Vettel, che più volte si è lamentato della scarsa reattività dei doppiati che ci mettono troppo, a suo dire, a spostarsi dalla traiettoria. "Tieni duro, la gara non è ancora finita!", gli rispondono.

Hamilton, il DRS non basta – I problemi di traffico rendono ancora più difficile comprendere la strategia della Ferrari, e la scelta di montare le Soft che non hanno dato i risultati sperati, soprattutto alla luce dei ritmi imposti da Hamilton con pista libera. Hanno provato ad allungare lo stint centrale, forse un giro di troppo, e tentato un attacco con le mescole più morbide mentre le hard si erano rivelate comunque performanti per tutto il weekend. Anche Verstappen finisce per guadagnare otto decimi su Rosberg al 38mo passaggio, riducendo il suo distacco a 4″2. Hamilton riesce a guadagnare poco, anche con il DRS aperto, che qui però visto il basso carico aerodinamico, vale soltanto 5 kmh di incremento nella velocità di punta. Ma rimane con sette secondi di vantaggio su Vettel.

L'ultima opportunità, l'ultimo disperato tentativo di stupire, Hamilton cerca di sfruttarla alla chicane del Triangolo, già teatro del memorabile duello Senna-Prost. Hamilton va lungo, Verstappen difende il secondo posto, e di nuovo con una difesa forse un po' troppo aggressiva della posizione. "Si muove in frenata, ma non sta a me giudicare se è stato scorretto" commenta diplomaticamente Toto Wolff Ma dimostra una maturità notevole e a 19 anni sale sul podio per la sesta volta. Prima di lui nessuno ci era mai arrivato, nemmeno una volta, prima di compiere 21 anni. A new star is born.

ORDINE ARRIVO

1 Nico Rosberg Mercedes 53 1h26m43.333s
2 Max Verstappen Red Bull/Renault 53 4.978s
3 Lewis Hamilton Mercedes 53 5.776s
4 Sebastian Vettel Ferrari 53 20.269s
5 Kimi Raikkonen Ferrari 53 28.370s
6 Daniel Ricciardo Red Bull/Renault 53 33.941s
7 Sergio Perez Force India/Mercedes 53 57.495s
8 Nico Hulkenberg Force India/Mercedes 53 59.177s
9 Felipe Massa Williams/Mercedes 53 1m37.763s
10 Valtteri Bottas Williams/Mercedes 53 1m38.323s
11 Romain Grosjean Haas/Ferrari 53 1m39.254s
12 Jolyon Palmer Renault 52 1 Lap
13 Daniil Kvyat Toro Rosso/Ferrari 52 1 Lap
14 Kevin Magnussen Renault 52 1 Lap
15 Marcus Ericsson Sauber/Ferrari 52 1 Lap
16 Fernando Alonso McLaren/Honda 52 1 Lap
17 Carlos Sainz Toro Rosso/Ferrari 52 1 Lap
18 Jenson Button McLaren/Honda 52 1 Lap
19 Felipe Nasr Sauber/Ferrari 52 1 Lap
20 Esteban Gutierrez Haas/Ferrari 52 1 Lap
21 Esteban Ocon Manor/Mercedes 52 1 Lap
22 Pascal Wehrlein Manor/Mercedes 52 1 Lap

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