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GP Gran Bretagna: incubo Ferrari, Hamilton show. Rosberg declassato terzo

Hamilton riapre il Mondiale. Rosberg secondo ma sotto investigazione per aiuti via radio: il secondo posto è a rischio. Raikkonen quinto, Vettel nono: nemmeno la pioggia salva la Ferrari. Terzo podio per Verstappen: ha già fatto meglio di papà.
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God save the King. Il 50mo GP di Gran Bretagna a Silverstone è un lungo, incontrastato, monologo. Il dominante soliloquio di Lewis Hamilton, per la sesta volta sul podio nella casa della F1. Il campione del mondo, al quarto trionfo sul circuito di casa (staccati Schumacher, Mansell e Clark) apre quella che sembra la 31ma doppietta Mercedes. Ma Nico Rosberg, che assicura alla Germania la presenza di almeno un pilota a punti per il 152mo GP di fila, finisce sotto indagine: via radio lo avvisano di non mettere la settima per un problema al cambio. E' davvero un aiuto al pilota? "Penso di no" commenta Damon Hill, "lo sarebbe dirgli che traiettoria usare in curva per esempio". Per i commissari sì. Punito con 10 secondi di penalità, Rosberg scivola terzo e perde la testa del Mondiale. Strameritato il terzo podio di Max Verstappen, uno in più di quelli ottenuti da papà Max in tutta la carriera.

Incubo Ferrari – Alla Ferrari non resta che accontentarsi di un'altra gara da comprimari, con Raikkonen solo quinto, dietro Ricciardo, a oltre un minuto dal campione del mondo. Qui, dove il Cavallino ha vinto il suo primo gran premio nella sua storia, con l'argentino Froilan Gonzalez nel 1951, Vettel chiude addirittura nono, preceduto da Perez, Hulkenberg e Sainz. Almeno è riuscito a mettere 5″9 tra la sua SF16-H e la Toro Rosso di Daniil Kvyat per annullare la penalità di 5″ rimediata per un sorpasso ai danni di Massa.Il tedesco va così a punti per la 24ma volta su 29 gran premi in Ferrari ma non può certo essere una consolazione.

Si parte con la safety car – Si parte in regime di safety car, come già accaduto anche questa mattina per la gara della Porsche Supercup. "Ho visto corse iniziate normalmente in condizioni peggiori di questa" commenta Damon Hill a Sky Sports, "penso che avrebbero potuto gestire la situazione". E chissà se sia solo un caso che il marchio della safety car sia lo stesso della scuderia che da due stagioni sta dominando la Formula 1 nell'era del motore ibrido. Hamilton, che qui vinse sotto il diluvio nel 2008 e quest'anno a Montecarlo nell'altro GP partito con il trenino si è adattato alle condizioni molto prima di Rosberg, si lamenta via radio. " "La safety car va troppo piano e le gomme non vanno in temperatura!" sbotta. Il nervosismo in casa Mercedes è sempre più difficile da contenere. La pista si asciuga più rapidamente nell'ultimo settore, e Whiting richiama la safety car dopo cinque giri, quasi abbia ascoltato il "Dai Charlie andiamo…!" di Hamilton, che quasi tampona la safety car.

Tutti ai box – Rientrano praticamente tutti ed è subito caos: Sainz per poco non urta Hulkenberg mentre una Haas evita a stento di finire coinvolta nel contatto. In vetta, è Ricciardo il primo dei top-4 a fermarsi per montare le intermedie, e in uscita costrige Button che arriva a una brusca frenata per evitare lo scontro, mentre la gara si ferma di nuovo, dopo soli due giri. L'acquaplanning tradisce Wehrlein, diventato in Austria il 33mo pilota a punti nella storia della F1, che si insabbia nel primo settore. Scatta la virtual safety car e le due Mercedes si fermano insieme, con Verstappen appena dietro, che perde tempo per un problema all'anteriore destra.

Vettel nel traffico – Hamilton crea già un gap di quasi 5 secondi al decimo giro su Rosberg. Vettel, intanto, è ancora intruppato a metà gruppo, dodicesimo dietro Alonso. Si infiamma la lotta davanti al tedesco, ultimo di un trenino guidato da Mass. Il brasiliano osserva da dietro Hulkeberg che tenta l'attacco a Bottas e il compagno di squadra andare in testacoda (giro 12), appena prima che Ericsson venga richiamato ai box per un problema al motore. Hamilton, che nell'undicesimo passaggio perde otto decimi da Rosberg e un secondo da Verstappen, stampa un giro record una tornata più in là e supera i 2560 giri in testa in F1 (quinto all-time). Vettel, nel traffico, gira però quattro secondi più piano, e non va troppo meglio a Raikkonen, fresco di rinnovo di contratto, che va lungo due volte alla prima curva, e la seconda deve cedere il settimo posto a Sainz. E' così un altro tedesco a illuminare la corsa, Hulkenberg, che prova ad attaccare Massa all'interno lungo il vecchio rettilineo dei box ma passa su una pozzanghera che lo riconduce a più miti consigli.

Verstappen da applausi – Non mostra nessun timore, invece, Max Verstappen che sfodera in uscita della Becketts il più bel sorpasso della corsa, su Nico Rosberg. Tecnici e tifosi, finalmente riscaldati da una manovra "vintage", mix di coraggio e pensiero veloce, applaudono convinti e contenti. L'olandese rimane secondo anche dopo la girandola di pit stop al giro 16. Sembra approfittarne Vettel che fa il giro record con le slick ma va in testacoda subito dopo. Il tedesco è distante anche dalla muscolare battaglia fra Massa e Alonso per la nona posizione, con lo spagnolo che mette anche due ruote sull'erba ma non ce la fa a passare il brasiliano. Alonso finirà fuori pista al giro 24 nel primo settore, ma riesce comunque a tornare in pista ed evita anche di farsi superare da Bottas che sopraggiunge. "Penso che abbiamo fatto le scelte giuste" spiega Pat Symmonds a Sky Sports, "ma con le intermedie non avevamo il ritmo che volevo. In questa gara è successo tutto quello che non vorresti vedere come squadra, ma per i tifosi lo spettacolo è fantastico".

Strategie da rivedere – Davanti, Rosberg si scatena e si riporta a solo 1″8 dalla Red Bull di Verstappen. La pista si asciuga, ma qualche pozzanghera rimane prima della curva 1: qui vanno lunghi Verstappen, Hamilton, Sainz, scavalcato da Raikkonen, Haryanto, che si ritira come Wehrlein, Perez. In queste condizioni, team e piloti sono chiamati a un bilanciamento complesso: devono evitare di sprecare treni di gomme e insieme di non perdere troppo tempo rispetto alle strategie dei rivali. La fase centrale diventa un'attesa elettrica della prima mossa che può cambiare tutto, appena scaldata dal sorpasso di Vettel a Kvyat alla Stowe che vale il decimo posto provvisorio. Una fase che certo non piace troppo a Verstappen. L'olandese si intraversa  per doppiare Gutierrez e Rosberg ne approfitta per incollarsi alla sua Red Bull.

L'attacco di Rosberg – Prova a passarlo alla fine dell'Hangar Straight e all'esterno della Stowe, Verstappen si difende alla grande, fa infuriare il tedesco perché cambia traiettoria per evitare di farsi superare, ma deve arrendersi in quello stesso punto al giro 39. Fin troppo muscolare il sorpasso di Vettel che spinge fuori pista Massa. Il tedesco finisce sotto investigazione, il brasiliano al giro 40 scommette sulle gomme Soft. Ma la Williams, che qui con Villeneuve nel 1997 ottenne la sua 100ma vittoria in F1, è la vera delusione della corsa e della stagione. Ma l'unico brivido rimane il team radio di Rosberg, che ha un problema al cambio. "Non usare la settima" gli dicono, prima che il tedesco finisca sotto investigazione. Ma il verdetto più importante c'è già, e non servono i giudici. Il Mondiale 2016 è riaperto.

ORDINE ARRIVO PRIMA DEL VERDETTO

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