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GP Italia, Hamilton da record, alla Ferrari non si può chiedere di più

Quinta pole a Monza per il britannico: eguagliato il primato di Fangio e Senna. Ferrari staccate ma almeno in seconda fila. Gutierrez porta la Haas per la prima volta in Q3. Le Mercedes volano anche con le Soft. Hamilton migliora di due secondi la pole del 2015.
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Re Lewis da record a Monza. Hamilton centra la quinta pole nel tempio della velocità, record come Senna e Fangio, con un tempo stellare: 1'21″135, due secondi più veloce del miglior tempo in qualifica dell'anno scorso, e mezzo secondo meglio di Rosberg. Seconda fila tutta Ferrari. Vettel con l'ultimo tentativo evita che Raikkonen gli stia davanti per l'ottava volta in stagione. Grande spunt di Bottas, quinto e davanti alle Red Bull di Ricciardo e Verstappen, osservato speciale domani. In top-10 anche Perez, Hulkenberg e Gutierrez, che ha portato la Haas in Q3 per la prima volta in stagione. Hamilton, dunque, davanti a tutti in griglia per la 56ma volta in carriera, torna dopo tre GP a partire davanti a Rosberg, chiamato a interrompere la serie che ha visto vincere sempre negli ultimi sei anni chi ha ottenuto la pole (l'ultimo a trionfare da una posizione diversa rimane Barrichello nel 2009).

Le gomme – Nico Rosberg, che stamattina aveva accumulato tutto il distacco nel secondo settore, paga nell'ultimo tentativo un primo settore più lento di Hamilton di un secondo e mezzo e un T3 segnato da piccole imperfezioni (in molti, comunque, hanno sofferto alla Parabolica e sono finiti larghi). Il tedesco aveva provato in mattinata un assetto aerodinamico leggermente più scarico rispetto al leader del mondiale, scelto dopo la decisione di Pirelli di abbassare la pressione minima delle gomme di 0,5 Psi avanti e uno dietro, portandoli a 23 Psi all'anteriore e 20,5 Psi al posteriore. Così la gomma lavora meglio e le Supersoft, in ottica gara, possono durare anche per una ventina di giri.

Ferrari, un occhio al 2017 – La Ferrari, invece, continua a soffrire e si presenta al rettilineo d'arrivo con quasi decimi per settore e un brivido per Vettel che supera la linea bianca con tutte le ruote alla Parabolica. "Abbiamo mancato gli obiettivi – ha detto Marchionne a Sky Sports UK -, non c'è dubbio. Non ha senso addolcire la pillola: la macchina non va, non l'abbiamo sviluppata bene dopo l'Australia per varie ragioni. E' inutile tornare su quel che è stato, quel che è fatto è fatto. Abbiamo cambiato la leadership del team, ho fiducia in questo gruppo che può cambiare il destino della scuderia. Cercheremo di fare il meglio per l'ultima parte di 2016, la battaglia comincerà alla prima gara del 2017″. E il progetto, spiega Binotto, "è già in fase avanzata. Lavoriamo, quindi, sul suo sviluppo che deve essere continuo. Diciamo che dobbiamo fare meglio di quello che siamo riusciti a realizzare finora. L’importante credo che sia progredire il più in fretta possibile, facendo bene"

Q1, passa Wehrlein – In Q1 scendono tutti in pista con le Supersoft già dal primo giro lanciato, con l'asfalto che tocca i 40 gradi. Solo la Ferrari cerca di superare il primo stint con le morbide per avere più set di Supersoft da giocare nella Q2 che definisce anche le mescole con cui iniziare la gara. E con le Soft stampano un 1'23 netto, praticamente sullo stesso livello del miglior tempo di Vettel nelle libere di stamattina con le Supersoft. Il tedesco riesce a girare più veloce anche delle Red Bull e delle Williams, che però hanno le gomme più performanti, in grado di garantire un miglioramento rispetto alle Supersoft stimato in sette decimi. Hamilton, che qui si esalta, è il primo a scendere sotto il muro dell'1'22" nel corso del weekend: il suo 1'21″854 frantuma di un secondo e mezzo il tempo che gli aveva garantito la pole l'anno scorso. E l'effetto della power unit Mercedes si sente eccome: anche la piccola Manor di Wehrlein riesce a qualificarsi in Q2, per la quarta volta in stagione, grazie al notevole primo parziale da 26″9. Fuori le due Renault, con Magnussen condizionato da un errore alla Ascari e Palmer incapace di sfruttare la carrozzeria nuova, più bassa e diversa rispetta a quella montata sulla vettura del compagno di squadra. Tagliati anche Kvyat, che se la prende a suon di "bip" via radio per un problema all'ultima curva, Nasr e Ocon.

Q2, Hamilton stellare – La Mercedes, c'era da aspettarselo, non ha nemmeno dato tutto tra ieri e stamattina. Hamilton in Q2 è semplicemente straordinario. L'1'21″4 con le Soft è un giro semplicemente fuori dall'ordinario, come gli oltre tre secondi che ha rifilato a Rosberg solo tra la Ascari e la linea del traguardo. Vettel, nonostante i tre gettoni spesi per la power unit e le Supersoft, non ce la fa a contenere il distacco sotto i sette decimi. Anche se poi Hamilton, dopo aver bloccato e spiattellato un primo treno di soft, è poi tornato in pista con un nuovo set senza migliorare il suo tempo.

Fuori Massa – La Mercedes è l'unica che riesce a spingere così al limite con le morbide, una strategia tentata anche in Red Bull in Q2 ma con risultati decisamente insufficienti. Come insufficiente è la prestazione di Massa, che ha annunciato l'addio alla F1 alla fine della stagione. Il brasiliano, bruciato per un decimo dall'ultimo tentativo di Perez, è il primo degli esclusi. Con lui Grosjean, che partirà 17mo, arretrato di cinque posizioni per la sostituzione del cambio, Wehrlein, Sainz e le due McLaren di Alonso e Button, in evidente inferiorità anche rispetto alle Force India.

Che gara sarà – Monza, dunque, conferma attese e prospettive, anche in ottica gara: possibile, visto il poco degrado delle Supersoft, che si vinca come l'anno scorso con una sola sosta (Hamilton si fermò al giro 26). Dove la power unit conta decisamente di più, le monoposto a motore Mercedes guadagnano un quid in più che, soprattutto nella sfida per le posizioni a margine della zona punti, diventa spesso decisivo. La Ferrari, purtroppo, si deve ancora accontentare del massimo possibile. Una seconda fila con vista podio. Non è molto, ma a Binotto e ai piloti non si può chiedere di più.

LA GRIGLIA DI PARTENZA

1 Lewis Hamilton Mercedes Mercedes 1'21.135
2 Nico Rosberg Mercedes Mercedes 1'21.613 0.478
3 Sebastian Vettel Ferrari Ferrari 1'21.972 0.837
4 Kimi Raikkonen Ferrari Ferrari 1'22.065 0.930
5 Valtteri Bottas Williams Mercedes 1'22.388 1.253
6 Daniel Ricciardo Red Bull TAG 1'22.389 1.254
7 Max Verstappen Red Bull TAG 1'22.411 1.276
8 Sergio Perez Force India Mercedes 1'22.814 1.679
9 Nico Hulkenberg Force India Mercedes 1'22.836 1.701
10 Esteban Gutierrez Haas Ferrari 1'23.184 2.049
11 Felipe Massa Williams Mercedes 1'22.967 1.832
12 Fernando Alonso McLaren Honda 1'23.273 2.138
13 Pascal Wehrlein Manor Mercedes 1'23.315 2.180
14 Jenson Button McLaren Honda 1'23.399 2.264
15 Carlos Sainz Jr. Toro Rosso Ferrari 1'23.496 2.361
16 Daniil Kvyat Toro Rosso Ferrari 1'23.825 2.690
17 Romain Grosjean Haas Ferrari 1'23.092 1.957
18 Felipe Nasr Sauber Ferrari 1'23.956 2.821
19 Marcus Ericsson Sauber Ferrari 1'24.087 2.952
20 Jolyon Palmer Renault Renault 1'24.230 3.095
21 Kevin Magnussen Renault Renault 1'24.436 3.301
22 Esteban Ocon Manor Mercedes

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