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GP Monza, Ecclestone: “Una questione italiana. Decidano entro la fine di febbraio”

Il boss del circus si lava le mani dopo l’incontro con Capelli e Sticci Damiani. Mr.Ecclestone ha affermato: “Ho scoperto che la questione è diventata poltica”.
A cura di Vito Lamorte
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Il futuro del Gran Premio di Monza è sempre più incerto. L'autodromo brianzolo ha un accordo con la Formula Uno fino al 2016 e da tempo si sono mobilitati in molti per prolungare il contratto con il supremo del circus, Bernie Ecclestone. Purtroppo, dopo l'incontro tenutosi a Londra, la chiusura della trattativa si è complicata. Il circuito lombardo è una delle tappe storiche della F1 ed è stato sempre presente nel calendario, tranne una volta, da quando il campionato è iniziato nel 1950: a settembre ospiterà l'unica gara in Italia ma non c'è ancora nessun contratto per il prossimo anno. Mister Ecclestone oggi alla Reuters ha dichiarato: "Non so cosa succederà. E' un po' una questione tutta italiana in questo momento. Mi hanno detto qualche mese fa che era stato tutto risolto, che erano tutti d'accordo e che non c'era alcun allarme. Ieri, invece, ho scoperto che la questione è diventata poltica. Vedremo se vorranno andare avanti oppure no. Non c'è niente che possiamo fare al riguardo".

Roberto Maroni, il presidente della Regione Lombardia, a settembre aveva rassicurato tutti sul fatto che l'accordo si sarebbe concluso al 99,9% sicuro che il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, avrebbe prestato il suo sostegno. Nella Legge di Stabilità approvata in Senato a dicembre è presente un provvedimento che autorizza l'ACI a utilizzare tutte le sue risorse di bilancio per finanziare le spese di iscrizione richieste da Bernie Ecclestone ma all'indomani dell'incontro a Londra tra Angelo Sticchi Damiani, presidente dell'Automobile Club d'Italia, Ivan Capelli, presidente dell'AC Milano, e il numero uno del circus la questione è tutt'altro che risolta. Bernie Ecclestone ha concluso affermando: "Non c'è alcuna scadenza. Possono prendere tutto il tempo che vogliono, a condizione che si chiuda entro la fine di febbraio".

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