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Graziano Rossi: “Io e Vale, mai una vacanza insieme. Non mi ha perdonato la separazione”

Il papà del Dottore rivela alcuni degli aspetti più difficili del suo rapporto con il figlio: “Forse ha ragione lui, ho sperato che il tempo potesse medicare in qualche modo, ma ormai è così”.
A cura di Valeria Aiello
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La 27esima ora del Corriere della Sera ha pubblicato Il distacco incolmabile, il racconto integrale di Graziano Rossi, il padre di Valentino, tratto dal libro Small Holidays, Vacanze a geometria variabile, edito da Cinquesensi Edizioni. Il libro, che sostiene il progetto dell’Associazione Smallfamilies, è un’antologia di 29 racconti dei giorni più “caldi” dell’anno, scritti da persone comuni e note (tra cui anche Diego Abatantuono, Debora Villa e Felicita Chiambretti) più un collage di testimonianze dei bambini.

Nel suo racconto, Graziano ha rivelato alcuni aspetti poco noti del rapporto con il Dottore, di cui riportiamo alcuni brani.

Non credo di aver mai fatto vacanze con mio figlio Valentino. Abbiamo viaggiato sempre, in compenso, da un circuito all’altro, ogni fine settimana. Domeniche in pista, un’infinità. Quando decidemmo la separazione, sua madre Stefania e io, Vale aveva circa 14 anni. Per noi non fu un avvenimento traumatico. Piuttosto una specie di conseguenza, come capita anche ad altri adulti, coppie che nel tempo si sciolgono una volta compreso che le ragioni per vivere e stare insieme si sono attenuate sino a perdersi. Ma ho sempre pensato che quella decisione fosse un errore, mettendomi nella posizione di Valentino”.

Secondo papà Graziano, ex pilota del Motomondiale a cavallo degli anni ‘70 e ‘80 da cui il campione di Tavullia ha ereditato il numero 46 con cui il padre vinse il suo primo GP, nel 1979, in sella alla Morbidelli 250, e che oggi racchiude la carriera del nove volte iridato ma in parte anche la sua vita, la separazione con l’ex moglie Stefania Palma ebbe un impatto negativo sul rapporto con il figlio.

Valentino visse malissimo quella nostra decisione e penso che non mi abbia perdonato. Penso che non mi perdonerà mai. Il nostro rapporto da allora è diventato una cosa diversa, un po’ strana, anche se ormai ci ho fatto l’abitudine, ci siamo abituati entrambi. Un po’ come se la parentela fosse finita, sprovvista di tutto ciò che di norma regola una relazione tra padre e figlio sul fronte dell’affettività o dell’intimità. Sto parlando di una condizione che Valentino ha stabilito implicitamente e che ha imposto. Lo dico con dispiacere ma senza vittimismo. Forse ha ragione lui. Forse tutto ciò fa parte di un prezzo che a suo tempo imposi a lui”.

Tuttavia, il rapporto che lega Graziano e Valentino non è stato compromesso ma, sempre secondo papà Rossi, è cambiato, sfociando in una relazione meno convenzionale.

C’è altro che ci lega. Che compensa. Ho visto crescere e correre questo ragazzo così carico di luce per il quale provo un amore sconfinato come credo senta ogni padre per il proprio figlio. Lo vedo, lo seguo, lo osservo ancora oggi, giorno dopo giorno, lo rincorro sulle piste ogni domenica, con sorpresa e con un’ammirazione sempre rinnovata. Per me Valentino è questo. È un sole che illumina e scalda comunque”.

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