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Hamilton: “La Ferrari è favorita, ma vogliamo attaccare”

L’inglese della Mercedes: “Montreal, vista l’esperienza nel 2007, è un posto speciale. Abbiamo delle migliorie per questa gara, stiamo cercando di correggere i nostri errori” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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Lewis Hamilton - Getty Images
Lewis Hamilton – Getty Images

Il Gran Premio di Montecarlo è ormai alle spalle, il settimo posto ottenuto nel Principato solo un brutto ricordo: Lewis Hamilton è pronto a scendere in pista in Canada, circuito dove ottenne la prima vittoria nel 2007, la sua stagione d'esordio. Il ritardo da Sebastian Vettel è importante, 25 punti separano i due e se l'inglese vuole continuare a sperare nel titolo mondiale non può fallire ancora.

Per l'inglese la Rossa rimane favorita

Sul circuito intitolato a Gilles Villeneuve il britannico è pronto a tornare a graffiare: serve una vittoria per accorciare le distanze del rivale della Ferrari e sperare, magari, nell'aiuto del compagno Valtteri Bottas che potrebbe rosicchiare qualche punto proprio al tedesco. Per il tre volte campione del mondo, però, la favorita è sempre la Rossa.

La Ferrari è favorita, ma stiamo lavorando sodo per correggere i nostri problemi. Abbiamo delle migliorie per questa gara, speriamo di poter attaccare ma non sarà semplice – ha dichiarato in conferenza stampa -. Montreal, vista l'esperienza nel 2007, è un posto speciale. La prima vittoria? Dal podio vedevo il sorriso di mio padre e fu bellissimo, una grande iniezione di fiducia. Il feeling è aumentato di anno in anno, questo è un circuito unico che si adatta al mio stile di guida, così come la città e si respira un'atmosfera meravigliosa. Cerco di venire sempre prima del GP per godermela.

Il Canada, per Hamilton, rappresenta l'occasione giusta per ripartire dopo la delusione di Montecarlo: la Ferrari di Vettel è lontana, ma una buona prestazione potrebbe far riavvicinare il britannico. Con 2/3 di campionato ancora da disputare nessun verdetto è già stato scritto e l'inglese, autore di una rimonta straordinaria lo scorso anno, vanificata poi dalla rotture del motore in Malesia, ha già dimostrato di essere un osso duro: il pilota della Mercedes è pronto a risorgere, il campionato piloti è ben lontano dall'essere già scritto.

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