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Hamilton: “La Ferrari favorisce Vettel, hanno deciso di puntare su di lui”

Il pilota delle Mercedes punta il dito contro la Rossa: “Con una strategia normale è difficile che la vettura di testa perda il comando a favore di chi la segue, a meno che la squadra non decida di favorire la seconda monoposto” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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Lewis Hamilton - Getty Images
Lewis Hamilton – Getty Images

Il Gran Premio di Monaco ha sancito la superiorità della Ferrari, passata al comando anche nella classifica costruttori. Una brutta sorpresa per la Mercedes che, dopo le vittorie in Russia e in Spagna, era pronta ad affossare i rivali sulla pista del Principato: chi esce con le ossa rotte dal confronto è Lewis Hamilton, mai competitivo a Montecarlo e costretto a rincorrere fin dalle qualifiche del sabato. L'inglese, adesso, è distante 25 punti dal leader del mondiale Sebastian Vettel ed è chiamato alla riscossa già nel prossimo appuntamento in Canada se non vuole abbandonare troppo presto i sogni di gloria.

L'accusa del pilota britannico

La vittoria della Rossa è stata netta con Vettel sul gradino del podio e Kimi Raikkonen a completare la storica doppietta: proprio il secondo posto del finlandese, partito dalla pole position, ha fatto storcere la bocca al pilota britannico che ha puntato il dito contro la strategia del Cavallino, accusato di favorire il leader del mondiale.

A me sembra chiaro che la Ferrari abbia fatto la sua scelta – ha commentato il pilota Mercedes dopo il Gran Premio – stanno spingendo al massimo per assicurarsi che Sebastian possa ottenere il massimo dei punti in ogni weekend di gara. Con una strategia normale è molto difficile che la vettura di testa perda il comando a favore di chi la segue, a meno che la squadra non decida di favorire la seconda monoposto, quindi è molto chiaro quanto è accaduto.

Una frecciata piuttosto velenosa alla scuderia italiana. Hamilton, visti i risultati in pista, cerca di mettere pressione alla Ferrari spostando l'attenzione sulla strategia di gara: un trucco psicologico che ha già funzionato in passato e un campo in cui l'inglese non ha rivali. Starà ora alla Rossa non cadere nel tranello concentrandosi solo sui prossimi impegni: il mondiale è ancora lungo e lontano dall'essere deciso anche se il vantaggio del tedesco permette di programmare con calma le prossime gare. La Mercedes è stata battuta, ma guai a dare per vinti una scuderia come quella di Brackley e un campione come Lewis Hamilton: la conquista del titolo non passa solo dalla pista, ma anche dalle battaglie psicologiche lontane dai circuiti.

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