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Hayden, ancora da chiarire l’esatta dinamica dell’incidente: la Procura chiede altro tempo

Il perito che era stato nominato dalla Procura per trarre le conclusioni tecniche sull’incidente costato la vita al pilota americano avrebbe dovuto presentare le carte lo scorso 18 luglio, ma così non è stato e non c’è ancora una nuova data.
A cura di Matteo Vana
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Nicky Hayden - Getty Images
Nicky Hayden – Getty Images

Sono passati due mesi dalla morte di Nicky Hayden: era il 22 maggio quando il pilota americano, in seguito alle ferite riportate in un incidente stradale, esala l'ultimo respiro all'ospedale Bufalini di Cesena. Troppo gravi le ferite riportate da Kentucky Kid, per i medici non è stato possibile salvare la vita del campione a stelle e strisce; una dinamica, quella dello schianto costato la vita al campione del mondo della MotoGP 2006, ancora tutta da chiarire e che vede allungarsi i tempi per stabilire con esattezza cosa è successo.

Si allungano i tempi per la ricostruzione dell'incidente

Orlando Omicini, il perito nominato dalla Procura di Rimini, avrebbe dovuto presentare lo scorso 18 luglio la sua ricostruzione dell'incidente stradale costato la vita a  Nicky Hayden, ma le carte non sono ancora state presentate. Era il 18 luglio scorso quando l'ex campione del mondo si stava allenando in sella alla sua bici: all'improvviso una Peugeot 206 condotta da un 30enne operaio di Morciano ha incrociato la sua strada, sbalzando dal mezzo e scaraventandolo sul parabrezza dell'auto. Un impatto fortissimo quello dell'americano che non si è mai risvegliato dal coma e che aveva portato alla formazione di un'edema che ha impedito ai medici di intervenire. Sebbene sembra ormai chiaro che Hayden non ha rispettato il segnale di stop, si indaga ancora sulla velocità dell'automobile; il sospetto è che viaggiasse a più di 50 km/h, il limite consentito in quel tratto di strada.

La Procura non ha ancora stabilito una nuova data per presentare la perizia, ma in casi come questi solitamente i consulenti tecnici hanno facoltà di chiedere proroghe per ulteriori 60 giorni. Dopo la presentazione della memoria del consulente della Procura entreranno in scena i periti di parte nominati dalla difesa di Nicky Hayden e dalla difesa dell’automobilista e dell’assicurazione. Intanto i genitori del campione americano hanno scelto di chiedere i danni all'automobilista coinvolto nell'incidente.

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