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Hockenheim 2000, la prima vittoria di Barrichello in Formula 1 è targata Ferrari

Nella sua stagione d’esordio in Ferrari nel Gran Premio di Germania il pilota brasiliano conquista la sua prima affermazione nel Circus, dopo una grande rimonta dalla diciottesima posizione e tanti colpi di scena, grazie a una mossa azzardata nel finale di gara.
A cura di Michele Mazzeo
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Barrichello GP Germania 2000

Dopo la scomparsa di Ayrton Senna a rappresentare il Brasile in Formula 1 c’è Rubens Barrichello, ma i suoi risultati iniziali con Jordan e Stewart non sono all’altezza del collega e amico tragicamente scomparso dopo l’incidente sul circuito di Imola, tant’è che all’inizio della stagione 2000, quando arriva in Ferrari al fianco di Michael Schumacher per sostituire Eddie Irvine, non ha ancora vinto una gara nella massima serie automobilistica. Ma proprio in quell’anno oltre alle buone performance per il pilota brasiliano arrivano anche i tanto attesi risultati e soprattutto l’agognata prima vittoria.

Barrichello subito protagonista in Ferrari

Nelle prime 10 gare della stagione Rubinho da seconda guida della Rossa di Maranello conquista ben sei podi (tre secondi posti e tre bronzi), mentre il suo compagno di scuderia ha già centrato ben cinque vittorie e guida la classifica piloti, regalando così alla casa di Maranello il momentaneo primato tra i costruttori. Si arriva così sul circuito di Hockenheim per il week end del Gran Premio di Germania, undicesimo appuntamento stagionale del Campionato Mondiale.

Hockenheim: qualifiche disastrose

In qualifica sotto dalla pioggia la pole va alla McLaren di David Coulthard che riesce a fare nettamente meglio di Michael Schumacher, bravo a soffiare la seconda piazza proprio all'ultimo istante a Giancarlo Fisichella. Quarto tempo per Mika Häkkinen, mentre Barrichello partirà addirittura diciottesimo a causa di un guasto idraulico alla sua Ferrari.

Schumi subito fuori, via libera alle McLaren

Il 30 luglio la gara prende il via con un colpo di scena: alla prima curva Schumi viene di nuovo tamponato (come già successo l’anno prima), stavolta da Giancarlo Fisichella, e finisce contro le barriere di protezione, essendo così costretto al ritiro. Via libera dunque alle McLaren, con Hakkinen che passa subito davanti a Coulthard, che pian piano guadagnano un consistente vantaggio sul gruppo degli inseguitori guidati da Jarno Trulli, mentre il brasiliano della Ferrari comincia la sua incredibile rimonta che lo porta, sorpasso dopo sorpasso, a superare anche il pilota abruzzese issandosi in terza posizione.

La “protesta sindacale” riapre i giochi

Le due frecce d'argento sembrano però imprendibili, ma ecco il secondo colpo di scena di giornata: al 24° giro, il francese Robert Sehli, ex dipendente Mercedes licenziato dopo vent’anni di servizio, entra improvvisamente in pista per protestare in mondovisione contro il suo licenziamento cominciando a camminare ai bordi della pista in pieno rettilineo. Vista la situazione la direzione di gara è costretta a fare ricorso alla Safety Car che azzera così il vantaggio fin qui accumulato dalle McLaren e permette a Barrichello di rientrare ai box senza perdere la posizione acquisita.

L’azzardo di Barrichello vale la prima vittoria in Formula 1

Quando la corsa riprende sul circuito di Hockenheim comincia a piovere in maniera e molti piloti, tra i quali anche i due leader Hakkinen e Coulthard, decidono di effettuare un pit-stop per montare le gomme da bagnato, mentre il pilota paulista rischia il tutto per tutto rimanendo fuori. Sarà questa la mossa vincente: i driver della scuderia britannica non riusciranno infatti a raggiungere la Ferrari di Rubinho che andrà così a vincere la sua prima gara di Formula 1 davanti ad Hakkinen, Coulthard, Button, Salo e De La Rosa.

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