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I finti autovelox sono illegittimi

Dal suo blog il Ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha ribadito la sua posizione sull’irregolarità di queste attrezzature.
A cura di Vito Lamorte
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Sono ben nove decreti ministeriali a sostenere l'illegittimità dei finti autovelox. A ribadirlo, con un post sul suo blog, è anche il Ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, che ha scritto anche al presidente dell’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, Piero Fassino. Il contenuto della missiva ha messo in luce il parere negativo sui “dissuasori di velocità”, che sono sempre più diffusi in molte città. Questi finti autovelox sono dei dispositivi formati da contenitori in materiale plastico, la maggior parte delle volte di colore arancione, e vengono posti a margine della strada che hanno come obiettivo dichiarato quello di influenzare la condotta stradale: dissuadere dal correre. Secondo quando affermato dal ministro dei Trasporti non possono essere classificati nella categoria di dispositivo o di segnaletica presenti nel vigente codice della strada, quindi "illegittimi". Sempre dal suo blog il ministro ha affermato senza subbi: “La loro eventuale dislocazione a bordo strada dovrebbe considerare la possibilità che tali manufatti possano costituire ostacolo fisso, ancorché posti al di fuori della carreggiata”. Vedremo adesso, dopo le parole del ministro sul blog, se quei box continueranno a stare a bordo carreggiata. A questo punto la domanda sorge spontanea: "Perchè dopo nove pareri negativi, i comuni continuano a tenere questi box a bordo strada?". Purtroppo la legge non è chiara e sono molte le interpretazioni che vengono date e i tanti pareri espressi non sono vincolanti.

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