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Iannone: “Sto vivendo un incubo, è uno dei peggiori momenti da quando sono in MotoGP”

Il pilota della Suzuki: “Mi dispiace, ho perso molta fiducia. In questo momento sto accusando la botta ma sono certo che cambieranno le cose” ha dichiarato dopo aver ottenuto l’undicesimo posto in qualifica.
A cura di Matteo Vana
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Andrea Iannone - Getty Images
Andrea Iannone – Getty Images

Il rapporto tra Andrea Iannone e la Suzuki stenta a decollare. Il pilota italiano, dopo i primi due round stagionali è ancora fermo a zero punti nel mondiale e anche ad Austin la sua prova non è stata delle migliori: nelle qualifiche del GP della Americhe, infatti, non è riuscito ad andare oltre l'undicesima posizione in qualifica, un risultato che non può certo far sorridere.

Momento complicato per l'italiano

Scuro in volto, il pilota di Vasto non ha digerito il risultato, figlio del mancato feeling con la moto giapponese. Quella americana doveva essere la gara giusta per ripartire dopo il ritiro all'esordio e il 16° posto in Argentina, ma le premesse non sembrano essere quelle giuste. Un periodo non brillante quello che attraversa l'italiano che, ai microfoni dei cronisti presenti sul tracciato, ha provato a spiegare:

Stiamo soffrendo tanto, sono molto preoccupato. Mi dispiace che non siamo veloci come vorremmo ma questo fa parte di un percorso di crescita. A breve termine avremo delle grandi novità e cercheremo di capire se funzioneranno. E' uno dei momenti peggiori mai vissuti in MotoGP, sto vivendo un incubo – ha dichiarato -. Mi dispiace molto, ho perso molta fiducia. So che non devo mollare, ma quando hai delle ambizioni e non ti aspetti che capitino certe cose, il mondo ti crolla addosso ed in un attimo accusi il colpo. In questo momento sto accusando la botta ma sono certo che cambieranno le cose.

Un cambiamento repentino rispetto alla giornata di venerdì in cui le cose sembravano andare per il verso giusto. La Suzuki, per Iannone, è un rompicapo di difficile soluzione, almeno per il momento, e la gara che avrebbe dovuto rilanciarlo nel mondiale – dove l'anno scorso riuscì a salire sul podio conquistando un ottimo terzo posto – rischia di affossarlo definitivamente. Serve un cambio di rotta, una scossa per ripartire: la prossima gara, in programma a Jerez de la Frontera, con il ritorno della MotoGP in Europa e i nuovi aggiornamenti potrebbe segnare una svolta, ma soprattutto per il morale, un buon risultato nel Nuovo Mondo sarebbe manna dal cielo per il pilota italiano.

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