Il car sharing aziendale è il futuro della mobilità
Si riduce il costo dell'auto e le emissioni di anidride carbonica. Il car sharing è una delle poche iniziative che può veramente far cambiare il modo di spostarsi nelle città, ma non solo. Un discorso analogo va fatto anche per chi lavora nelle aziende che sono popolate da un discreto numero di persone a seconda della grandezza. Il car sharing aziendale può rivelarsi un fenomeno molto interessante e che si sta ampliando sempre di più e sono diversi i motivi: il traffico, la difficoltà nell'utilizzo dei mezzi pubblici, il disagio del parcheggio impossibile. Molti lavoratori sembra stiano prendendo in considerazione questa soluzione pratica e innovativa che gli consente di essere puntuali a lavoro ed evitando lo stress mattutino.
Attraverso uno studio, Frost & Sullivan ha valutato che il numero di veicoli aziendali in car sharing si sia attestato sulle 2000 unità nel 2013 e prevede che entro il 2020 ci saranno tra 75.000 e 100.000 veicoli. Il Mobility Program Manager di Frost & Sullivan, Martyn Briggs, ha affermato: "Poiché attualmente oltre la metà delle vendite europee di automobili è costituita da veicoli aziendali e considerando la crescente domanda di servizi di car sharing, era prevedibile che i due modelli di business convergessero, i vantaggi della mobilità condivisa stanno nella riduzione dei costi, nel miglioramento dell'efficienza, nonché in termini di facilità di utilizzo e flessibilità". Il fatto di poter accedere a parchi auto aziendali in car sharing a prezzi intelligenti consentirà, ai parchi stessi, di diventare una fonte di profitto e non centri di costo, grazie alla fatturazione dei dipendenti per l'uso dei veicoli. Anche i dipendenti che prima non avevano diritto alla propria auto aziendale possono prendere i veicoli aziendali in car sharing con una vasta scelta, consegnando vetture sufficienti per favorire questo modello di business a lungo termine.