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Il motociclismo piange la scomparsa di Massimo Tamburini

Un pezzo importante della storia delle due ruote scompare, ma le sue creazioni lo terrano sempre in mezzo agli appassionati.
A cura di Vito Lamorte
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Brutta notizia nel mondo delle due ruote: nella notte è venuto a mancare Massimo Tamburini. Il tecnico e designer molto conosciuto nel mondo del motociclismo si è spento la notte scorsa a causa di un tumore ai polmoni. I funerali si terranno mercoledì alle ore 15:00 a Rimini. Tamburini, riminese purosangue è stato il fondatore e leader del Centro Ricerche Cagiva, meglio conosciuto come CRC, ed è colui che ha creato meravigliose moto da corsa e da strada collaudandole di persona. La sua creatività ha regalato al mondo delle due ruote alcune tra le più belle moto del mondo: dalle Bimota alle supersportive Ducati, dalle piccole 125 Cagiva fino alle MV.

Tamburini iniziò la sua carriera di designer con la Bimota. Indimenticabili tra le sue creazioni per la casa motociclistica italiana la KB1 e la SB2 750. Successivamente è passato alla Cagiva, Tamburini si dedicò anche alle piccole cilindrate, rivoluzionando anche questo segmento: la linea della C9 freccia 125 ne è un esempio lampante. Illuminante è anche la linea della Ducati Paso 750 del 1986. Intramontabile è la Cagiva Mito 125 che dal 1989 ad oggi non ha affrontato cambiamenti ed è ancora bellissima. Tra le ultime "perle" di Tamburini ricordiamo inoltre la Ducati 916, che risale al 1993, la MV Agusta F4 e la Brutale, sviluppata in parallelo con la F4 ma lanciata solo nel 2000.

Riportiamo il messaggio di cordoglio della fondazione Bimota.

"Ciao Massimo, semplicemente “ciao”.
Ci sarebbero tante parole da dire ma per fortuna ci sono tutti i regali che ci hai lasciato a ricordarci che persona fantastica sei stata.
Tutti noi di Bimota riconosciamo a te il genio, l’eccellenza, la ricerca della perfezione sin nel più piccolo dettaglio, l’essere un faro illuminante per generazioni di motociclisti.

In questo ‘gioco’ che chiamiamo vita, in qualche modo tu continuerai a vivere; ci sarà sempre qualcosa di te nelle moto che usciranno dalle porte di Via Giaccaglia n.38 a Rimini. Questo lo riconoscerai nelle emozioni, nei sogni, nella competitività di ogni bimotista in sella alla sua Bimota, quel capolavoro che a nulla si può comparare.

Hai scritto un pezzo importante nella storia del motociclismo italiano e mondiale e noi vogliamo che tu sappia che porteremo avanti il tuo sogno per continuare ad emozionare, come ogni tuo progetto ha fatto in tutti questi anni.

Domenica prossima saremo in pista ad Aragona, in Spagna, perché Bimota torna a correre. In fondo eri proprio tu a dire….’nata per correre’!
Un caro saluto a te, Massimo!"

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