Il Pakistan cerca investitori stranieri, opportunità per il gruppo Fca?
Il mercato dell'auto è in continua espansione, nuove frontiere sono pronte a nascere. Tra di esse c'è il Pakistan che sta cercando di convincere i produttori esteri di automobili ad investire in impianti nel proprio paese. Missione che al momento, però, appare piuttosto difficile soprattutto visti i timori dei grandi produttori per la stabilità e la sicurezza interne.
Un'occasione per molti, Fca in testa
Miftah Ismail, presidente del consiglio degli investimenti del Pakistan, ha detto all'agenzia Reuters di aver avuto colloqui con dirigenti di grandi case automobilistiche come Nissan e Renault. Discussioni hanno coinvolto anche Volkswagen. Il mese scorso, inoltre, ha incontrato in Italia alcuni dirigenti del gruppo Fca per invogliarli ad investire, attraverso degli incentivi, nella realizzazione di impianti di produzione. L'Italia ha un legame molto forte con il paese asiatico: non è difficile, infatti, scorgere sulle strade auto con il marchio Fiat o vecchie Vespa ancora in uso. Inoltre il nostro paese è il 3° partner commerciale del Pakistan nell’Unione Europea, dopo la Germania e il Regno Unito.
Toyota, Honda e Suzuki a farla da padrone
La richiesta nasce dalla necessità di smuovere il mercato dell'auto, attualmente controllato da Toyota, Honda e Suzuki, che assemblano localmente veicoli con standard di qualità non ottimali e li vendono a prezzi relativamente alti. Il settore automobilistico ha necessità di diversificazione e il gruppo Fca potrebbe trovare un buon mercato. I prodotti italiani, infatti, sono ancora visti come simbolo di innovazione, design, qualità e sono percepiti come prodotti di gran lunga superiore rispetto ai loro concorrenti di settore. Un terreno fertile che potrebbe stuzzicare le fantasie di molte case automibiliste, Fiat-Chrysler in primis.
