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Il supereroe e la sua fedele compagna, ecco le cinque versioni della Batmobile

Dalla prima vettura, una Lincoln Futura, realizzata nel 1955 dalla Ghia, alla Tumbler, il mezzo corazzato degli ultimi episodi, la vettura dell’Uomo Pipistrello ha subito molte trasformazioni: ecco le più importanti della sua storia.
A cura di Matteo Vana
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Tra i supereroi dei fumetti ne esiste uno che ha legato il proprio nome a quello della propria autovettura: si tratta di Batman. L'Uomo Pipistrello, infatti, non si separa mai dal proprio veicolo: è lei che lo accompagna nella lotta al crimine di Gotham City e anche nell'ultimo episodio del cartone animato Lego, la Batmobile recita un ruolo da protagonista. Quella costruita grazie ai celebri mattoncini, però, è solo l'ultima evoluzione di una vettura che affonda le radici nella storia del cinema e delle televisione.

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Lincoln Futura, la prima Batmobile

La prima versione della Batmobile è quella della serie TV "Batman" degli anni Sessanta. Impossibile confonderla: lunga quasi sei metri, aveva come caratteristica distintiva le cupole, usate al posto del parabrezza, e le due lunghe pinne che si estendevano per l'intera lunghezza dell'auto fino ad arrivare al posteriore dove formavano due ali di pipistrello. Per creare l'auto del supereroe il designer George Bell adattò una Lincoln Futura, costruita a mano dalla  Ghia, una carrozzeria di Torino, e già usata per il film "Cominciò con un bacio". L'opera di adattamento richiese molto tempo, soprattutto la parte posteriore dove fece la sua comparsa il bruciatore che poi diventerà il marchio di fabbrica di ogni Batmobile.

Una supercar "dark" grazie a Tim Burton

Alla fine degli anni '80 Batman sbarca al cinema e con lui anche la sua fedele compagna. L'atmosfera si fa più "dark" e la Batmobile è la prima a subire il cambiamento: le misure sono ancora extralarge, ma la vettura somiglia più a una supercar. Bassa e sinuosa, la macchina del supereroe è adesso un vero e proprio bolide equipaggiato di ogni elemento necessario per combattere il crimine: lo scenografo premio Oscar Anton Furst, insieme al regista Tim Burton, prese spunto dai componenti degli aerei e dalle auto da corsa usate sulle pianure saline negli anni '30 per creare il famoso design senza disdegnare particolari inusuali. Il bruciatore posteriore, ad esempio, diventa lo scarico, capace di lanciare fiamme quando l'Uomo Pipistrello, impersonato da Michael Keaton, accelera, oppure un meccanismo che, al suono della parola "scudi", dota l'auto di una vera e propria armatura infrangibile.

La Batmobile di Tim Burton
La Batmobile di Tim Burton

Misure extralarge e fiancate illuminate

Al cambio di regista voluto per il nuovo episodio di Batman segue anche un rinnovamento di look da parte della Batmobile. L'arrivo di Joel Schumacher stravolge completamente il design dell'auto: le misure crescono ulteriormente arrivando fino a 7 metri e sulle fiancate si possono ammirare le parti meccaniche del mezzo, illuminate da una luce di colore blu. Un telaio in vetroresina e carbonio la rendevano più leggera e più veloce mentre a spingerla era un motore Chevrolet da 345 Cv. A completare l'allestimento c'erano poi i cerchioni con il simbolo del supereroe, fissi in fase di marcia e retroilluminati per non correre il pericolo di non essere riconosciuto. Intatto, ancora una volta, il posteriore dove trova posto l'immancabile scarico in grado di lanciare le fiamme.

Tumbler, la supercar diventa carro armato

Con l'arrivo del nuovo millennio la Batmobile viene modificata nuovamente, ma stavolta Christopher Nolan che cura la trilogia che comprende "Batman Begins", "Il Cavaliere Oscuro" e "Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno" decide di fare un taglio netto al passato ridisegnando il mezzo da zero. La vettura dell'Uomo Pipistrello, ora, non è più una supercar bassa e lunga, ma un vero e proprio mezzo corazzato progettato come veicolo d'assalto militare dalla sezione Ricerca e Sviluppo della Wayne Industries. Per gli appassionati della serie un colpo al cuore, ma apprezzato. Il Tumbler di Batman è stata realizzato in ben cinque esemplari, tutti perfettamente marcianti. Due di essi furono utilizzati per le riprese esterne, un altro modello a dimensione reale con impianti idraulici fu utilizzato per le sequenze di salto, un'altra versione funzionante a dimensione reale trasportava un rifornimento di propano per l'esplosione della marmitta alla partenza e un modello radio-controllato fu utilizzato per le scene più pericolose.

La versione Lego da 344.187 mattoncini

Per costruirla ci sono voluti ben 344.187 mattoncini di 17 colori differenti e oltre duemila ore di lavoro: esposta al Salone di Detroit, l'auto, firmata dalla Chevrolet, ha riscosso i favori del pubblico tanto da essere presente sul sito ufficiale del marchio svizzero. Le misure sono sempre extralarge, ma più contenute rispetto alle precedenti versioni: con i suoi 518 cm, infatti, quella firmata dal produttore di mattoncini più famoso al mondo è la versione più corta dell'auto dell'Uomo Pipistrello. Rivestita interamente con pannelli da battaglia e con ruote capaci di fronteggiare ogni ostacolo le si pari davanti, la Speedwagon rappresenta il mezzo ideale per fronteggiare il crimine. Immancabile, infine, il razzo posteriore che consente a Batman di fuggire dai nemici lasciando una scia infuocata.

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