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Opinioni

Incidente Alonso, il prof. Tedeschi: “Impatto non violento, dubbi sul trauma cerebrale”

Il Direttore della I Clinica Neurologica della Seconda Università di Napoli chiarisce le conseguenze dell’incidente di Alonso nei test di Barcellona.
A cura di Valeria Aiello
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Ci sono ancora molti dubbi sulle cause dell’incidente di Fernando Alonso nei test di Barcellona. A un mese dall’impatto al volante della McLaren-Honda contro il muretto che delimita la curva 3 del Montmelò non è ancora chiaro per quale motivo Alonso sia andato a sbattere. Le tre settimane di riposo sono sembrate troppe per una semplice botta e hanno lasciato spazio ad ampie speculazioni. Si e parlato di un incidente inspiegabile, di un malore, di una scossa elettrica, di una perdita di memoria.

Che cosa è successo davvero ad Alonso lo scorso 22 febbraio? Quanto realmente accaduto nei test di Barcellona resta un fitto mistero che ha alimentato diverse ipotesi sulle conseguenze dell’impatto. Per capire meglio la situazione abbiamo chiesto un parere al Prof. Gioacchino Tedeschi, Direttore della I Clinica Neurologica della Seconda Università di Napoli, uno dei centri di eccellenza in Italia.

Da quanto rivela la dinamica dell'incidente, sembrerebbe che Alonso proceda lentamente e l'impatto laterale non sia tanto forte da portare a un trauma cerebrale. In ogni caso, il trauma cerebrale può portare diverse conseguenze al sistema nervoso centrale, che vanno dalla commozione, alla contusione, alle emorragie intracerebrali. Le ultime due ipotesi si identificano molto facilmente con la risonanza magnetica cerebrale. La commozione cerebrale invece non risulta visibile con risonanza magnetica convenzionale e questa ipotesi diagnostica viene confermata anche per esclusione di altre cause patogenetiche. La durata di una amnesia globale transitoria è in genere tra le 4 e le 8 ore e si esaurisce in 24 ore.

Il team principal della McLaren, Eric Boullier, ha riferito di una commozione cerebrale con una perdita di memoria, parlando di amnesia retrograda. Di cosa si tratta esattamente?

La commozione può interessare diverse aree del sistema nervoso centrale. Nel caso di Alonso, se è vero che ha avuto una commozione cerebrale e il trauma ha interessato principalmente l'ippocampo – la struttura cerebrale che è coinvolta nel caso in cui un paziente abbia un’amnesia globale transitoria – la sindrome che neurologicamente più si avvicina, per quanto si possa interpretare dal caso di Alonso, è l'amnesia globale transitoria. Durante l'amnesia globale transitoria il paziente in genere è in grado di continuare a svolgere, almeno con una certa approssimazione, i compiti che stava svolgendo. E questo potrebbe esser successo ad Alonso che non ha avuto un gravissimo incidente proprio perchè è stato in grado di accostare e fermare l'auto. Al risveglio il paziente non ricorda che cosa sia successo a causa dell'amnesia anterograda – cioè non conserva memoria dal momento del trauma in poi – e spesso non ricorda neanche cose che hanno preceduto l'evento, a causa dell'amnesia retrograda, pur conservando tutta la memoria biografica personale.

Secondo quanto riportato da alcune indiscrezioni, dopo aver ripreso i sensi, Alonso sarebbe stato convinto di trovarsi all'epoca dei kart. Altre voci riferiscono che al risveglio parlava italiano ed era convinto di essere ancora in Ferrari…

Se Alonso ha perso la sua memoria autobiografica, potrebbe trattarsi non tanto di un'amnesia globale transitoria, che oltre alla commozione cerebrale può anche essere causata da problemi vascolare ischemici. Potrebbe essere invece un'amnesia epilettica transitoria: in questo caso il paziente perde anche la memoria autobiografica, cioè non sa chi è e non sa qual è la sua storia. Nel caso di Alonso, affermare di essere un pilota di kart piuttosto che ancora un pilota Ferrari, non dimostra l'integrità della sua memoria autobiografica, ma tutto questo dovrebbe essere meglio chiarito con gli esami neuropsicologici dettagliati. Nel caso di un'amnesia epilettica transitoria, può trattarsi di fenomeni che si ripetono, che non si realizzano una sola volta, dalla durata più breve e che si esauriscono nel giro di un'ora.

Alonso ha in programma la visita di controllo dei medici della FIA che saranno chiamati a decidere sulle sue condizioni. Ci sono dei motivi per dubitare dell'integrità psico-fisica di Alonso?

Per poter valutare che cosa è realmente successo e pronunciarsi su una prognosi è necessario che il paziente si sottoponga ad esami diagnostici, risonanza magnetica, elettroencefalogramma, uno studio cardiologico, uno studio su fattori di rischio per malattia cerebrovascolare, ma anche una SPECT cerebrale e una testatura neuropsicologica formale. Solo sulla base dei risultati di queste analisi si potrà stabilire se potrà riprendere l'attività agonistica.

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Biotecnologa molecolare e giornalista, per Fanpage.it mi occupo di articoli e contenuti scientifici per l'area Innovazione (salute, ambiente, natura, astronomia e nuove tecnologie) e in precedenza per l'area motori (automotive, MotoGP e F1).
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