John Elkann: “Ferrari? Come in tutte le cose serve tempo”
Una stagione non certo da ricordare quella vissuta dalla Ferrari e che sta volgendo al termine. A Maranello non possono certo essere soddisfatti del rendimento della SF16-H che rischia di chiudere il mondiale al terzo posto dietro Mercedes e Red Bull e soprattutto con un fastidioso zero nella casella delle vittorie. Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen hanno ancora 5 Gran Premi per portare a casa quel risultato tanto agognato dal Cavallino, ma anche con un risultato di prestigio l'annata non potrebbe certo essere soddisfacente.
Tempo alla Ferrari
Il Cavallino sembra già essere proiettato sulla stagione 2017, quella che dovrà rappresentare la rinascita in casa Ferrari. Ne è convinto anche il presidente della Fca John Elkann che, a margine della firma di un accordo fra la Fondazione Agnelli e ATC per l'edilizia popolare a Torino, ha predicato calma. "C’è molto lavoro in atto, come in tutte le cose serve tempo" ha detto ai cronisti che lo incalzavano sul rendimento della Ferrari in Formula 1. "Bisogna sapere affrontare le difficoltà – ha aggiunto – porsi obiettivi nel tempo e continuare ad essere forti. Quando le cose vanno male non bisogna disperarsi, come non bisogna montarsi la testa quando vanno bene".
La rivoluzione Rossa
Dare tempo al tempo, è questo l'imperativo a Maranello dove la scuderia ha messo in atto una vera e propria rivoluzione tecnica: via James Allison, Mattia Binotto promosso al ruolo che fu del britannico. Una struttura basata sui giovani talenti italiani, lasciati liberi di esprimersi e con la voglia di riportare la Rossa sul tetto del mondo. In un mondo come quello della Formula 1 nulla succede in un giorno, la programmazione diventa una parte fondamentale del lavoro e la Ferrari, stavolta, sembra essersi mossa in tempo. Con i cambiamenti che riguarderanno la stagione 2017, a partire dal carico aerodinamico modificato per far posto agli nuovi pneumatici, la possibilità di interpretare il regolamento è concreta: a Maranello sono concentrati su questo. Serve tempo, come detto da John Elkann, il prossimo anno non saranno concessi nuovi errori.
