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Kevin Schwantz contro Iannone e la Suzuki: “Non vedo la motivazione, l’intensità”

Il campione 1993 della 500 accusa Iannone e l’intero team Suzuki. Secondo Schwantz la squadra non è unita e manca una seria leadership.
A cura di Pietro Ginechesi
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Andrea Iannone / Getty
Andrea Iannone / Getty

Kevin Schwantz continua a far parlare di sé, principalmente parlando male di altri. Il campione 1993 della classe 500 cc esprime nuove critiche nei confronti di Andrea Iannone e questa volta l'attacco è diretto anche all'intero team Suzuki. In un'intervista a Speedweek, Schwantz ha mostrato tutto il suo malcontento nei confronti di alcune scelte fatte dal team giapponese durante l'ultimo anno.

Il pilota di Vasto si è reso protagonista di una stagione in chiaroscuro ed il suo passaggio in Suzuki non ha portato ancora buoni risultati. La scarsa capacità di adattarsi ad una nuova moto e l'infortunio del compagno di squadra, Alex Rins, hanno messo in seria difficoltà l'intero team.

Non posso parlare di molti dettagli, perché non ho passato troppo tempo nel box. Ma, per quanto ho visto, l’etica del lavoro, la mentalità e la concentrazione non sono disponibili. Andrea Iannone doveva formare con la sua esperienza la spina dorsale della squadra. Ma semplicemente non esiste. Lo stress nella squadra deriva dal fatto che non c’è una vera direzione, perché la leadership è carente e perché non esiste nessuna linea di approccio.

Le critiche sono dirette a Iannone e al team Suzuki. Secondo Schwantz, il pilota di Vasto avrebbe dovuto utilizzare la sua esperienza per portare ordine nel team e rafforzare la squadra. Lo statunitense afferma che non c'è una vera e propria leadership all'interno del paddock e ciò avrebbe pesanti ripercussioni sulla resa in pista. Suzuki nel 2017 ha sostituito entrambi i suoi piloti dopo le partenze di Maverick Vinales e Aleix Espargaro. L'assenza del secondo ha giocato un ruolo fondamentale: lo spagnolo conosceva la GSX-RR meglio di chiunque altro.

Iannone ha cominciato aperto la stagione con una bella gara interrotta da una caduta che ne ha fermato l'ascesa al podio, in seguito le performance sono andate sempre calando. Il rapporto mai nato tra Andrea e la GSX-RR, insieme all'infortunio di Rins, hanno limitato le potenzialità della moto di un costruttore che non può contare su altri team satellite. Schwantz incalza:  “Non vedo l’unità, non vedo la motivazione, non vedo l’intensità. – e rincara la dose -Sembra come se Iannone abbia perso l’incentivo quando Rins si è infortunato in Texas. Nella classe MotoGP al primo posto c’è il voler sconfiggere il compagno di squadra ma questo non dovrebbe essere realmente la tua motivazione e ispirazione".

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