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L’avvocato di Pedrosa: “Il debito con il fisco non è confermato”

Il pilota spagnolo ha risposto attraverso il suo legale al suo inserimento nell’elenco dei principali debitori del Tesoro. “La somma non è confermata in via amministrativa” sostiene l’avvocato.
A cura di Valeria Aiello
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Dani Pedrosa, 30 anni / Repsol Honda
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L’avvocato di Dani Pedrosa che insieme ad altri sportivi figura nella lunga lista pubblicata dall'Agenzia Tributaria spagnola di quasi 5.000 persone fisiche e giuridiche che hanno maturato un debito nei confronti del Tesoro superiore al milione di euro, ha risposto attraverso una nota all’inserimento del suo assistito nell’elenco dei principali debitori dell’erario. Il debito di Pedrosa “non è confermato in via amministrativa” ha affermato l’avvocato David Gil Fernandez attraverso una nota, spiegando che il Ministero delle Finanze non ha convalidato “la legalità e l’origine della somma rivendicata dall’Agenzia fiscale”. Il debito reclamato dall’Agenzia tributaria non è quindi confermato in via amministrativa, dal momento che non è ancora escluso che la condotta di Pedrosa sia tale da essere sanzionata. “Fino a quando la giustizia non farà il suo corso, chiediamo il rispetto per il nome del nostro cliente” ha aggiunto il legale, sottolineando che ciò che più preoccupa Pedrosa è che “le recenti notizie possano generare confusione tra i suoi fan”.

Il nome del pilota della MotoGP è presente nell’elenco dei morosi con un debito pari a 7,85 milioni di euro, così come sono presenti i nomi di altri personaggi dello sport, come quello dell’ex giocatore di calcio Gabi Milito, con un debito di 1,83 milioni di euro, e quello dell’ex presidente del Real Madrid, Lorenzo Sanz, il cui debito ammonta a 1,36 milioni di euro.

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